Coxib vs FANS: stesso rischio se associati ai dicumarolici
I pazienti che assumono Coxib e anticoagulanti presentano un rischio aumentato di ospedalizzazioni per emorragia gastroentrica al pari di quelli che assumono contemporaneamente FANS e dicumarolici.

Si tratta di uno studio retrospettivo a disegno annidato in cui sono stati considerati i pazienti dell'Ontario di 65 anni o più, intrattamento con anticoagulanti orali. Dall'esame delle prescrizioni ricevute prima del ricovero. Dei 98821 pazienti che erano in trattamento con dicumarolici 361 (0,3%) sono stati ammessi per emorragia GI. Questi pazienti rispetto a quelli in TAO, ma senza complicanze GI, avevano più frequentemente assunto prima dell'ospedalizzazione FANS (OR: 1.9; 95% [CI], 1.4-3.7), celecoxib (OR: 1.7; 95% CI, 1.2-3.6), o rofecoxib (OR: 2.4; 95% CI, 1.7-3.6) . Conclusioni: sia i FANS che i coxib in misura simile aumentano il rischio di emorragia gastroenterica se somministrati a pazienti anziani in trattamento con anticoagulanti orali.
Fonte: Arch Intern Med. 2005;165:189-192
Link: http://archinte.ama-assn.org/cgi/content/abstract/165/2/189

Commento di Luca Puccetti
Questo studio, sia pur retrospettivo, sembra confermare che, almeno in alcune categorie di pazienti i coxib non sono più sicuri dei FANS limitatamente al rischio di insorgenza di eventi clinici maggiori. Inoltre le differenze tra Rofecoxib e Celecoxib in merito all'interferenza con i cumarolici non sembrano influenzare significativamente i risultati. Questo dato, sia pur parziale e non inferente un' evidenza di primissimo livello, tuttavia, per la rilevanza del campione esaminato, induce a considerare molto discutibile l'attuale regolamentazione della prescrivibilità dei coxib in associazione ad inibitori di pompa, pur in assenza di studi sull'impiego degli IPP nella prevenzione degli eventi GI in corso di TAO negli anziani.