Nuove linee guida europee sull'ipertensione
Data: Argomento: Medicina Clinica
Le nuove linee guida europee sull'ipertensione hanno rivisto i livelli pressori consigliati
Sono state pubblicate le nuove linee guida europee sull'ipertensione, elaborate dalla Società Europea dell'Ipertensione (ESH) e dalla Società Europea di Cardiologia (ESC). Le precedenti erano state pubblicate nel 2007. L'ipertensione viene classificata di grado 1 (PAS compresa tra 140 e 159 mmHg e PAD compresa tra 90 e 99 mmHg), di grado 2 (rispettivamente 160-179 e 100-109 mmHg), di grado 3 (>/= 180 mmHg per la PAS e >/= 110 mmHg per la PAD). Per i soggetti con PAS compresa tra 130 e 139 mmHg e PAD compresa tra 85 e 89 mmHg si parla di pressione normale-alta. Come per la precedente versione viene ribadito che tutti i farmaci antipertensivi hanno pari dignità e che l'importante non è tanto quale/i farmaco/i si usa/usano quanto ridurre le pressione. Ovviamente in presenza di determinate condizioni cliniche sono preferibili alcuni farmaci rispetto ad altri. Per esempio nel paziente diabetico di prima scelta sono gli aceinibitori e i sartani, nel paziente con pregresso infarto miocardico si dovrebbero usare in prima istanza betablocanti, aceinibitori e sartani; nell'arteriopatia degli arti inferiori gli aceinibitori e i calcioantagonisti; nell'ipertensione sistolica isolata dell'anziano i diuretici e i calcioantagonisti; etc. Una novità relativa è la considerazione che la misurazione della pressione effettuata a domicilio è maggiormente correlata alle complicanze dell'ipertensione rispetto alla misurazione effettuata dal medico in ambulatorio. Viene enfatizzata anche l'importanza della misurazione della pressione 24 ore (ambulatory blood pressure monitoring o ABPM). Una novità sostanziale rispetto alle linee guida precedenti sono i target pressori raccomandati. In generale si consiglia un target di pressione sistolica inferiore a 140 mmHg, compresi i pazienti diabetici, quelli con pregresso ictus e quelli nefropatici. Per quanto riguarda la pressione diastolica si raccomandano valori inferiori a 90 mmHg. Solo per i diabetici si consigliano valori inferiori a 85 mmHg. Un caso particolare sono gli anziani con PAS >/= 160 mmHg. In questo caso si consiglia un target compreso tra 140 e 150 mmHg purchè si tratti di pazienti non fragili e in buona salute (se il paziente sta bene e ha meno di 80 anni è ragionevole anche arrivare a valori inferiori a 140 mmHg). Negli anziani fragili è importante personalizzare la terapia basandosi soprattutto sulla tolleranza del paziente. Altri due aspetti ci preme sottolineare. Il primo riguarda le varie combinazioni di farmaci consigliate. In una figura riassuntiva, a parere di chi scrive molto intuitiva, sono schematizzate le associazioni preferibili, quelle possibili e quelle sconsigliate. Consigliamo ai lettori di consultare direttamente le linee guida al link segnalato in bibliografia per maggiori particolari [1]. Il secondo aspetto riguarda la denervazione delle arterie renali per i pazienti con ipertensione resistente, che le linee guida definiscono una terapia promettente. Per ulteriori particolari circa la denervazione delle arterie renali si consiglia la lettura della pillola citata in bibliografia [2]. Renato Rossi Bibliografia 1. Mancia G et al. 2013 ESH/ESC guidelines for the management of arterial hypertension. Eur Heart J 2013; http://www.esh2013.org/wordpress/wp-content/uploads/2013/06/ESC-ESH-Guidelines-2013.pdf (verificato in data 15 novembre 2013) 2. http://www.pillole.org/public/aspnuke/newsall.asp?id=5805
|
|