I tirocinanti del corso di formazione in medicina generale possono rilasciare le certificazioni a pagamento nell'ambito delle sostituzioni.
I medici che frequentano il corso triennale di formazione specifica in medicina generale possono rilasciare, nell'ambito delle sostituzioni, i certificati sportivi, anamnestici,assicurativi, d’invalidità civile. Lo conferma una nota del ministero della Salute divulgata dalla Fnomceo.
L'ordine dei Medici di Imperia aveva sollevato il questito circa la liceità da parte del tirocinante in formazione di svolgere, durante la sostituzione del medico di medicina generale, attività libero-professionali connesse alla sostituzione, alla luce del decreto del Ministero della Salute 7 marzo 2006, che vieta al medico del triennio di formazione specifica in medicina generale i rapporti di convenzione o contrattuali, anche temporanei, con strutture del Servizio sanitario o private.
La nota ministeriale 12/8/2014, logicamente, richiama che la ratio dei divieti è che il medico in formazione non svolga attività distraenti, poiché preposto a «garantire la continuità del servizio assicurato dal medico di famiglia titolare ai propri assistiti allorché il medico sia impossibilitato a prestare la propria opera» (e non si trovino medici che lo sostituiscano).
E' del tutto evidente che la possibilità di rilasciare i certificati garantisce la continuità del servizio nell'ambito della sostituzione ed è necessaria per le esigenze dei cittadini.
Pertanto, ad avviso della Direzione Generale Professioni del Ministero della Salute, il tirocinante, oltre a poter svolgere tutte le attività in convenzione, incluso il rilascio di certificati gratuiti (malattia, riammissione scolastica e al lavoro, sportivi per la scuola) può rilasciare anche i certificati libero professionali facendoli pagare a tariffa libero professionale.
Seguendo la regola generale, se le certificazioni non sono inerenti a processi di diagnosi e cura ma finalizzati ad ottenere benefici economici è necessario applicare l’IVA.
Ecco perchè, contrariamente a quanto spesso consigliato, il tirocinante in MG deve avere la partita IVA aperta.
Fonte: FNOMCeO
La nota della FNOMCeo che riporta la posizione espressa dal Ministero della Salute:
Commento di Luca Puccetti
La nota ministeriale è coerente con principi logici di prevalenza delle necessità dei cittadini su norme restrittive che appaiono del tutto superate, specialmente dopo i pronunziamenti di alcuni Organi Giudicanti che, a più riprese e in diversi contesti, hanno sancito che ciò che conta, dal punto di vista giuridico, è che il tirocinante abbia svolto effettivamente le attività formative previste e che abbia conseguito una positiva valutazione da parte delle Scuole di formazione specifica in Medicina Generale.
E' veramente anacronistico e profondamente iniquo che un medico in formazione in MG debba percepire un compenso assolutamente inadeguato per qualsiasi programmazione di vita, inferiore di oltre la metà rispetto a quello percepito dai medici durante il corso di specializzazione, compenso per di più gravato da oneri assicurativi e da spese di trasporto e soggiorno connesse con la frequenza di reparti, studi dei MMG tutor, distretti sale seminariali, luoghi spesso lontani da quello di residenza.
E' arrivato il momento di cessare ogni ipocrisia, di cassare il divieto allo svolgimento delle attività che non siano realmente ostative rispetto alle esigenze della formazione del corso. In alternativa, si trovino le risorse adeguate a retribuire in modo almeno dignitoso i corsisti in MG, consentendo loro di poter attuare l'inizio del loro progetto di realizzazione professionale e di vita.