Preclampsia: si previene con l'aspirina
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Argomento: Medicina Clinica


Le donne in gravidanza che hanno maggiore propensione a sviluppare la pre-eclampsia dovrebbero assumere aspirina a basso dosaggio per ridurre il rischio di sviluppare la patologia, così come il parto pre-termine e una diminuzione della crescita intrauterina.



E’ quanto afferma una raccomandazione del Centro Statunitense per i Servizi di Prevenzione - US Preventive Services Task Force (USPSTF) e commentata in un articolo pubblicato su JAMA.

La raccomandazione è valida per le donne che sviluppano complicazioni come la pre-eclampsia in uno stadio iniziale della gravidanza, che non manifestano i sintomi della malattia e che possono assumere in sicurezza l’aspirina. Per queste pazienti, l’USPTF raccomanda di prendere aspirina (da 50mg a 160 mg al giorno) tra la 12^ e la 28^ settimana di gestazione.
Tale patologia è una delle maggiori cause di decesso materno e colpisce dal 2 all’8% delle donne in gravidanza in tutto il mondo. La raccomandazione è frutto dei nuovi dati pubblicati a partire dal 1996, quando la task force segnalò evidenze limitate a sostegno o contro l’uso di aspirina per prevenire la pre-eclamspia e deriva da una revisione sistematica che ha valutato 21 trial randomizzati e 2 studi osservazionali. La proposta di raccomandazione è stata inoltre aperta ai commenti fino allo scorso 5 maggio.

L’USPSTF ha stabilito che le donne in gravidanza con maggior rischio di sviluppare pre-eclampsia possono ricevere benefici piuttosto che danni dall’uso di aspirina a basso dosaggio. A seconda del grado di rischio, infatti, l’uso del medicinale è risultato associato ad una riduzione assoluta del rischio di pre-eclampsia dal 2 al 5%, ad una diminuzione di parto pre-termine dal 2 al 4% e al decremento di limitata crescita intrauterina dal 1 al 5%.

I componenti della Task force hanno anche affermato che l'aspirina a basso dosaggio usata come farmaco preventivo non aumenta il rischio di distacco di placenta, emorragia post-partum, emorragia fetale intracranica, o mortalità perinatale.

Per maggiori informazioni sull’uso dei farmaci in gravidanza, l’AIFA ha da poco lanciato un progetto scientifico che aiuta gli operatori sanitari a meglio orientarsi nelle scelte prescrittive per le donne in gravidanza. Tutte le informazioni sono disponibili al sito
http://www.farmaciegravidanza.gov.it

Lo studio pubblicato su JAMA:

http://jama.jamanetwork.com/article.aspx?articleid=1874504

Fonte: AIFA

La scheda sulla pre-eclampsia sul sito AIFA Farmaci e gravidanza:

http://www.farmaciegravidanza.gov.it/content/gestosi-preeclampsia






Questo Articolo proviene da Scienza e Professione - (Daniele Zamperini Medico)
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