L' invalido ricorreva in Cassazione; il Comune, invece non si opponeva al ricorso e non si presentava. Malgrado cio' la Cassazione, in base a una giurisprudenza precedente, ha ugualmente confermato le sentenze di merito, ribadenda alcuni principi.
La circolazione e la sosta dei veicoli con contrassegno invalidi e' stata concessa dalle autorità competenti con modalita' e in misura non assoluta ma condizionata dalle condizioni locali, purche' non si verifichi grave intralcio al traffico e si rispettino i divieti di sosta.
La presenza del contrassegno invalidi, ha stabilito la Cassazione, non esime dal rispetto dei divieti imposti dall'art. 158 codice della strada, per la presunzione,
accordata dal legislatore, nel caso delle specifiche violazioni previste da detta norma, di intralcio e pericolo per la circolazione che non è derogata dall'art. 11, comma 1, del d.P.R. 24 luglio 1996, n. 503.
Commento
Le situazioni in cui la sosta e' vietata anche agli invalidi, si possono quindi cosi' incompletamente elencare:
divieto di fermata o di sosta con rimozione forzata, in seconda fila, in corrispondenza di incroci, attraversamenti pedonali, strettoie, passaggi a livello, gallerie, aree di fermata bus, corsie preferenziali per bus, contro il senso di marcia, nelle aree riservate ai mezzi di soccorso e di polizia
E' tuttavia comunissimo, almeno in alcune citta' vedere automobili col contrassegno invalidi sostare nelle situazioni piu' irregolari creando disagi e intralcio ai comuni automobilisti senza che venga preso alcun provvedimento e senza che del disabile ci sia nemmeno l' ombra.
Il contrassegno, in effetti, e' divenuo un ambitissimo trofeo che consente lo shopping nelle aree a traffico limitato oppure il parcheggio vicino al ristorante al centro, dove non si potrebbe sostare.
Senza invalido, naturalmente!
Il sistema dei contrassegni andrebbe drasticamente riformato esigendo giustificativi o maggiori controlli. Ne beneficerebbero anche i "veri" invalidi, quelli che veramente ne hanno bisogno.
Daniele Zamperini
E' tuttavia comunissimo, almeno in alcune citta' vedere automobili col contrassegno invalidi sostare nelle situazioni piu' irregolari creando disagi e intralcio ai comuni automobilisti senza che venga preso alcun provvedimento e senza che del disabile ci sia nemmeno l' ombra.Il contrassegno, in effetti, e' divenuo un ambitissimo trofeo che consente lo shopping nelle aree a traffico limitato oppure il parcheggio vicino al ristorante al centro, dove non si potrebbe sostare.Senza invalido, naturalmente! Il sistema dei contrassegni andrebbe drasticamente riformato esigendo giustificativi o maggiori controlli. Ne beneficerebbero anche i "veri" invalidi, quelli che veramente ne hanno bisogno.Daniele Zamperini