Attività fisica? Si, ma con moderazione
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Argomento: Medicina Clinica


Due studi, uno tedesco e uno svedese, suggerisocno di praticare attività fisica ma con una certa moderazione.



Che l'attività fisica sia consigliabile dati i benefici che comporta sulla salute è noto a tutti.
Tuttavia due studi recentemente pubblicati suggeriscono che dovrebbe essere praticata con una certa moderazione.

Nel primo studio [1] ricercatori tedeschi hanno seguito poco più di 1000 soggetti con cardiopatia ischemica stabile che partecipavano al KAROLA study. Dopo un follow up di circa 10 anni si è visto che l'inattività fisica risultava associata ad un maggior rischio di eventi avversi. Tuttavia nei pazienti che si impegnavano in attività fisica intensa ogni giorno si è pure osservato un aumento del rischio di mortalità cardiovascolare.

Nel secodo studio [2] ricercatori svedesi hanno valutato l'effetto dell'attività fisica in più di 44000 soggetti di età compresa tra i 45 e i 79 anni. L'attività fisica praticata a varie età veniva riportata dai partecipanti rispondendo alle domande di un questionario. Dopo un follow up medio di 12 anni si è visto che chi praticava attività fisica per più di 5 ore alla settimana all'età di 30 anni aveva un maggior rischio di sviluppare in seguito una fibrillazione atriale rispetto a chi, alla stessa età, si esercitava per meno ore.
Si è visto anche, però, che chi andava in bicicletta o camminava al baseline (valea dire al momento in cui veniva compilato il questionario, età media circa 60 anni) aveva un minor rischio di fibrillazione atriale dei partecipanti inattivi.

Non è chiaro perchè un'attività fisica troppo intensa possa comportare maggiori rischi cardiovascolari, forse perchè svolge un ruolo favorente l'infiammazione.

Ovviamente i risultati dei due studi vanno presi con una certa cautela in quanto l'intensità dell'attività fisica pratica era autoriferita dai pazienti e questo comporta inevitabilmente dei bias confondenti.

Tuttavia ci sembra che due conclusioni si possano trarre:

1) l'inattività risulta associata ad esiti negativi sulla salute

2) l'attività fisica comporta benefici, soprattutto sull'apparato cardiovascolare, ma è opportuno praticarla con una certa moderazione: per esempio può essere sufficiente praticare attività aerobica
moderata (camminare, andare in bicicletta, nuotare) per circa 40-45 minuti per 4-5 volte alla settimana.

Insomma: come in molte altre cose: est modus in rebus.


Renato Rossi


Bibliografia

1. Mons Y et al. A reverse J-shaped association of leisure time physical activity with prognosis in patients with stable coronary heart disease: evidence from a large cohort with repeated measurements. Heart. Pubblicato anticipatamente online il 14 maggio 2014.

2. Drca N et al.. Atrial fibrillation is associated with different levels of physical activity levels at different ages in men. Heart. Pubblicato anticipatamente online il 14 maggio 2014.







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