Effetti avversi fisici e mentali degli anticolinergici negli anziani
Data:
Argomento: Medicina Clinica


I farmaci anticolinergici sono comunemente prescritti per un’ampia varietà di condizioni mediche. E’ stato stimato che al 20-50% degli anziani è stato prescritto almeno un farmaco con proprietà anticolinergiche.
E’ stato, altresì, raccomandato di evitare la prescrizione inappropriata di anticolinergici per l’ampio spettro di effetti centrali quali vertigini, sedazione, confusione, in aggiunta incremento del delirio, effetti che causano un declino delle funzioni cognitive e fisiche. Sono anche comuni gli effetti avversi di tipo periferico riportati, quali secchezza della bocca, degli occhi, stipsi, visione offuscata ed aumento della frequenza cardiaca.

La maggior parte dell’evidenza precedente si è focalizzata sula relazione tra farmaci anticolinergici e funzioni cognitive; farmaci anticolinergici riconosciuti dalla scala ACB (anticholinergic cognitive burden) sono stati recentemente correlati con un declino aggiuntivo di 0,33 punti dello score della Mini-Mental State Examination (MMSE) entro due anni, con un incremento di due volte del danno cognitivo con un uso di 60-90 giorni e con un 50-80 % di incremento del rischio di danno cognitivo entro 6 anni.
Un declino delle funzioni cognitive e la diagnosi di danno cognitivo medio sono associati ad una progressione verso la demenza entro 5 anni, il che rende la prevenzione primaria e l’evitamento dell’uso di farmaci anticolinergici, laddove possibile, di significativa importanza come strategia per proteggere contro il declino cognitivo persistente. Il danno cognitivo limita l’indipendenza e la qualità di vita, incrementa il rischio di caduta, la morbilità e riduce le funzioni fisiche negli anziani.
 
 
 Partendo da queste premesse, per determinare l’effetto di farmaci con proprietà anticolinergiche su esiti rilevanti di salute, gli autori di questa metanalisi hanno raccolto e revisionato trials registrati e trials non pubblicati. Sono stati ritenuti eleggibili studi tutti che avessero valutato gli effetti di farmaci con proprietà anticolinergiche sulle funzioni cognitive, sul delirio, sulle funzioni fisiche e sulla mortalità.
 
Risultati: 
Sono stati inclusi 46 studi con 60.944 partecipanti. Il 77% degli studi inclusi che avevano valutato le funzioni cognitive (n = 33) riportava un declino significativo delle abilità cognitive con l’aumento del carico di farmaci anticolinergici (P < 0.05).
Quattro di cinque studi inclusi non riportavano associazione con il delirio e l’aumento del carico di farmaci anticolinergici (P > 0.05).
Cinque di otto studi inclusi riportavano un declino delle funzioni fisiche negli utilizzatori di anticolinergici (P < 0.05). Tre di nove studi inclusi che avevano valutato la mortalità riportavano che l’uso di farmaci con proprietà anticolinergiche era associato ad un trend di aumento di mortalità, anche se non statisticamente significativo. La qualità metodologica del range evidence-based variava da un valore scadente ad uno molto buono.
 
Gli autori concludono che i farmaci con proprietà anticolinergiche hanno effetti avversi significativi sulle funzioni cognitive e fisiche, ma esiste un’evidenza limitata per gli esiti di delirio e di mortalità.
 
Fonte:
Effect of Medications With Anti-cholinergic Properties on Cognitive Function, Delirium, Physical Function and Mortality. A Systematic Review. Fox C. et all. Age Ageing. 2014;43(5):604-615.
 
Commento di Patrizia Iaccarino
 
Da questa metanalisi deriva un ulteriore monito per il medico pratico all’evitamento di prescrizioni di farmaci anticolinergici nell’anziano. Pensiamo agli antispastici, ma anche a farmaci utilizzati per le “vertigini” … Non ci è dato sapere quanto possano influire gli anticolinergici per via inalatoria (quindi per uso cronico) sulle funzioni cognitive e fisiche degli anziani, soggetti spesso esclusi dai trials clinici, che, inoltre, non fanno valutazioni a lungo termine, adatte a rilevare simili effetti … Resta, però, dimostrato che essi possono avere anche effetti sistemici.
Inoltre, quanti anticolinergici vengono venduti come prodotti “da banco” senza prescrizione medica? Attenzione, quindi, ad una continua e corretta raccolta di anamnesi sui farmaci utilizzati, soprattutto nell’anziano.
 





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