La diagnosi non sempre facile di parotite epidemica
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Argomento: Medicina Clinica


 Uno studio suggerisce che in molti casi di parotite entrano in gioco virus diversi dal paramixovirus.

La parotite epidemica è dovuta ad un paramixovirus con genoma a RNA a singolo filamento.
La diffusione avviene per via respiratoria e la malattia è molto contagiosa, ma attualmente è diventata abbastanza rara grazie alla vaccinazione. Esiste infatti da anni un vaccino vivo attenuato che viene di solito somministrato dopo i 12 mesi di età, insieme al vaccino per il morbillo e la rosolia.

La malattia viene diagnosticata geralmente su base clinica: ingrossamento e dolore a livello di una o di entrambe le logge parotidee con associati più o meno evidenti sintomi generali (febbre, malessere, mialgie, etc.).

Tra le complicanze ricordiamo la meningoencefalite, la pancreatite e la possibilità che il virus, negli adulti, si localizzi a livello delle ovaie e dei testicoli provocando ovarite e orchite (talora può residuare sterilità).

Non esiste una terapia etiologica ma solo sintomatica.

Ma quanto è affidabile la diagnosi clinica di parotite epidemica?
Ha cercato di determinarlo uno studio osservazionale [1] su circa 100 pazienti (bambini e adulti) a cui era stata diagnostica la parotite tra il 2009 e il 2011.
Sono stati confrontati gli strisci buccali e orofaringei con campioni di sangue.
Dai campioni buccali/orofarinfei sono stati isolati vari virus tra cui l'Epstain-Barr, l'herpesvirus e il virus parainfleunzale. Sorprendentemente il paramixovirus responsabile della parotite epidemica non è stato isolato in nessuno dei pazienti.
Sui campioni di sangue sono state trovate IgM per il virus della parotite nel 23% dei casi che avevano anche una positività per altri virus e nel 14% dei casi in cui la sierologia era completamente negativa.

Insomma, dallo studio risulta che in realtà la diagnosi di parotite epidemica non è per nulla semplice perchè spesso sono in gioco virus diversi dal paramixovirus.
Il criterio epidemilogico rimane quello più affidabile se presente. Questo criterio, tuttavia, può essere spesso assente data la diffusa vaccinazione di massa in Italia. Di fronte a casi sporadici di parotite clinica risulta difficile stabile se si tratti di parotite da paramixovirus o da altri agenti etiologici. Rimarrebbe la determinazione nel siero delle IgM specifiche ma l'utilità del test è nulla nei pazienti che sono stati vaccinati perchè in tali casi l'aumento di questo tipo di anticorpi manca.


Renato Rossi


Bibliografia

1. Barskey AE et al. Viruses detected among sporadic cases of parotitis, United States, 2009–2011. Journal of Infectious Diseases 2013 Dec 15; 208:1979







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