Colpevole di omicidio colposo l'infermiere che non segnala l'errore al medico. L' infermiere che, essendo a conoscenza che un paziente e' intollerante ad un farmaco, non lo segnala al medico consentendo una somministrazione dello stesso con morte del paziente, e' colpevole di omicidio (Cass. Pen. IV n. 2192/15).
Daniele Zamperini
Due infermieri sono stati condannati per aver violato le regole di collaborazione e di controllo sulla somministrazione dei farmaci ad un paziente allergico.
Il primo infermiere aveva partecipato all'anamnesi in vista dell'intervento chirurgico ed era a conoscenza dell'allergia sofferta dal paziente ma non aveva segnalato al medico l'errore contenuto nella cartella clinica compilata in occasione dell'intervento, ne' aveva sottoposto al chirurgo la documentazione clinica per un più accurato controllo.
Il secondo infermiere (addetto alla sala operatoria) venne contestato di avere somministrato il farmaco senza avere controllato la cartella clinica, affidandosi alla prescrizione del medico e facendo affidamento sulla sua competenza.
La Cassazione ha sottolineato che l'obbligo di segnalazione e controllo gravante sugli infermieri non ha la finalità di sindacare l'operato del medico in merito all'efficacia terapeutica dei farmaci prescritti (cosa per cui non sono qualificati) ma quella di richiamarne l'attenzione sugli errori percepiti (o comunque percepibili con ordinaria diligenza), o di condividere eventuali dubbi circa la congruità o la pertinenza della terapia stabilita.
Per questi motivi, quando l'evento sia stato causato da una serie di comportamenti omissivi commessi da persone diverse, tutte devono considerarsi ugualmente responsabili del danno cagionato.