Farmaci, sole e fattori di protezione
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Argomento: Medicina Clinica


 
Quando devono acquistare una crema solare, i consumatori si trovano ad affrontare molte scelte. Queste scelte comprendono la valutazione del fattore di protezione solare (SPF), che può variare da 8 a 50.
Chiariamo qualche concetto.




Il SPF è una misura di quanto è necessario alla luce solare (radiazioni UV) per sviluppare scottature dopo che è stata applicata una protezione solare, rispetto alla quantità di radiazione UV richiesta per sviluppare scottature sulla pelle non protetta. Più alto è il SPF, maggiore sarà la protezione dalle radiazioni UV, e, quindi, maggiore sarà la protezione contro le scottature.
E 'importante sapere che il SPF non dice quanto tempo si può stare al sole senza ottenere scottature. SPF non significa che se normalmente ci si scotta in 1 ora, applicando un SPF 8 di protezione solare, ci vorranno 8 ore per scottarsi. Invece, il SPF indica la quantità di protezione dalle scottature solari da radiazioni UV che viene fornito dai filtri solari quando sono applicati sulla pelle - non il tempo di protezione dalle scottature.

Alcuni fattori possono influenzare la quantità di esposizione alle radiazioni UV:
• ora del giorno
• stagione
• posizione geografica
• altitudine
• condizioni metereologiche (nuvoloso o sereno)
Il colorito della pelle, la quantità di crema solare applicata - e con quale frequenza si riapplica - possono influenzare l'esposizione. Affinché una protezione solare possa essere efficace, è importante che sia usata come indicato, e riapplicata come indicato e necessario in base all'attività fisica. Partecipare ad attività come il nuoto o attività che possono promuovere la forte sudorazione può richiedere più frequenti applicazioni.
Il SPF non può dire quanto tempo si può stare al sole senza ottenere scottature. Invece, è una misura della quantità di protezione dalle scottature da radiazioni UV che viene fornito dai filtri solari quando sono usati come indicato e come necessario.
Divertimento al sole si può avere tutto l'anno - l'escursionismo, lo sci d'inverno, il nuoto, o semplicemente godersi il calore del sole. Tuttavia, durante l'assunzione di alcuni farmaci, la vita sotto al sole a volte può non essere solo divertimento.


 Alcuni farmaci contengono ingredienti che possono causare fotosensibilità – un cambiamento indotto chimicamente nella pelle. La fotosensibilità rende le persone sensibili al sole e può causare sintomi simili a scottature, un rash o altri effetti collaterali indesiderati. Tali fenomeni possono essere attivati da prodotti applicati sulla pelle o da farmaci assunti per via orale o iniettati.
Vi sono due tipi di fotosensibilità: la fotoallergia e la fototossicità.
La fotoallergia è una reazione allergica della pelle e non può verificarsi che dopo alcuni giorni di esposizione al sole. La fototossicità, che è più comune, è una irritazione della pelle e può verificarsi entro poche ore di esposizione al sole. Entrambi i tipi di fotosensibilità si verificano dopo esposizione alla luce ultravioletta, sia quella naturale, sia quella artificiale, come una cabina abbronzante.
Esistono alcuni tipi di farmaci che possono causare sensibilità al sole.
Alcuni di questi includono:
• Antibiotici (ciprofloxacina, doxicyclina, levofloxacina, ofloxacina, tetracicline, trimethoprim)
• Antifungini (flucitosina, griseofulvina, voricanozolo)
• Antistaminici (cetirizina, difenidramina, loratadina, prometazina, ciproeptadina)
• Farmaci che abbassano il colesterolo (simvastatina, atorvastatina, lovastatina, pravastatina)
• Diuretici (diuretici tiazidici: idroclorotiazide, clortalidone, clorotiazide; altri diuretici: furosemide e triamterene)
• Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) (ibuprofene, naprossene, celecoxib, piroxicam, chetoprofene)
• Contraccettivi orali ed estrogeni
• Fenotiazine (tranquillanti, anti-emetici: ad esempio, clorpromazina, flufenazina, prometazina, tioridazina, proclorperazina)
• Psoraleni (methoxsalen, trioxsalen)
• Retinoidi (acitretina, isotretinoina)
• Sulfonamidi (acetazolamide, sulfadiazina, sulfametizolo, sulfamethoxazolo, sulfapiridina, sulfasalazina, sulfasoxazolo)
• Sulfaniluree per il diabete di tipo 2 (glipizide, gliburide)
• Alfa-idrossiacidi nei cosmetici
Non tutte le persone che assumono o usano i farmaci citati possono avere una reazione. Inoltre, se si verifica una reazione in una occasione, non significa che si verificherà di nuovo una reazione, usando di nuovo il prodotto in questione.
I medici, se preoccupati per il possibile verificarsi di una reazione, dovrebbero consigliare ai loro pazienti di cercare di ridurre il rischio in vari modi, quali:
• Quando fuori, stare all'ombra, soprattutto dalle 10:00 alle 14:00 - alcune organizzazioni raccomandano alle16:00. Ricordate che i raggi del sole possono essere più forti quando riflessi da acqua, sabbia e neve.
• Indossare camicie a maniche lunghe, pantaloni, occhiali da sole e cappelli a tesa larga per limitare l'esposizione al sole.
• Utilizzare una protezione solare regolarmente e secondo le istruzioni. Filtri solari ad ampio spettro proteggono dai raggi ultravioletti A (UVA) e dai raggi ultravioletti B (UVB). Un fattore di protezione solare (SPF) 15 è il numero minimo necessario per fornire una protezione misurabile; tuttavia, si consiglia una crema solare con un SPF di 30 o superiore. Raramente, alcuni ingredienti delle protezioni solari possono essi stessi causare fotosensibilità.
• Riapplicare la protezione solare almeno ogni 2 ore, più spesso se si sta sudando o entrando ed uscendo dall’acqua.

Fonte:


A cura di Patrizia Iaccarino







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