La scelta del regime di ricovero e' responsabilita' del medico
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Argomento: Normative di interesse sanitario


E' responsabile il medico che sceglie il ricovero del paziente in day surgery invece che in regime ordinario. E' necessario uno studio approfondito delle condizioni cliniche del soggetto, in modo da indirizzare il chirurgo e l'anestesista ad una prudente valutazione di tali condizioni e far propendere per l' uno o l' atro tipo di ricovero. (Cass. IV Pen. n.1832/15)


Un paziente diabetico e in trattamento dialitico per insufficienza renale  veniva sottoposto ad intervento di vitrectomia in day-surgery con una serie di gravi complicazioni intra e post-operatorie con aritmie cardiache , arresto cardiocircolatorio, anossia e coma con successivo decesso.

I giudici di merito appuravano che la morte del paziente era stata conseguente all' intervento chirurgico, conducendolo ad arresto cardiocircolatorio a fronte di una pessima gestione anestesiologica. I due medici (chirurgo e anestesista venivano condannati pur avendo sostenuto che la scelta dell' intevento in day surgery era rispettoso delle piu' accreditate linee guida.

Erano stati pero' sottolineati due aspetti di colpa:
il primo consisteva in una errata valutazione preoperatoria del rischio chirurgico che, essendo stato sottovalutato (inserito in classe ASA II anziche' ASA III), aveva indotto ad intervenire in day surgery anziche' in ricovero ordinario.
il secondo consisteva nella irregolare e non continua presenza dell' anestesista, con una erronea sottovalutazione dei sintomi iniziali manifestatisi nel corso dell' intervento.

Questi due motivi inducevano la Cassazione all' annullamento della condanna penale per avvenuta prescrizione, ma alla conferma della condanna dei due sanitari ai fini civili.

Daniele Zamperini







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