Uso di antibiotici e rischio di diabete di tipo 2
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Argomento: Medicina Clinica


Si stanno sempre più accumulando prove che i batteri nell’intestino umano possono influenzare il metabolismo dei nutrienti.


 Partendo da queste premesse, gli autori di questo studio osservazionale, caso-controllo, basato-su-popolazione, svolto in Danimarca, hanno voluto studiare se l’uso di antibiotici potesse influenzare il rischio di sviluppare il diabete d tipo 2 e se l’effetto potesse essere attribuito a tipi specifici di antibiotici. Sono stati combinati i dati (su di una popolazione di 5.6 milioni di persone, tra il 1 Gennaio 2000 e il 31 Dicembre 2012) ricavati da tre registri: il Danish National Registry of Patients, il Danish National Prescription Registry, e il Danish Person Registry.

Risultati:

I ricercatori hanno identificato 170.504 individui che avevano ricevuto una prescrizione di ipoglicemizzanti nel corso del 2012 e li hanno associati per età e sesso a 8 (in totale 1.364.008) persone senza diabete (controlli). L'intera popolazione in studio aveva un'età media di 62 anni e il 52% era di sesso maschile. Come data indice è stata definita la data della prima prescrizione di un farmaco ipoglicemizzante. Sono stati analizzati dati a ritroso fino al 1995.
La odds ratio (OR) associata al diabete di tipo 2 con esposizione agli antibiotici di qualsiasi tipo era di 1.53 (95% intervallo di confidenza, da 1.50 a1.55) con un numero maggiore o uguale a 5 prescrizioni, rispetto a 0-1 prescrizioni di antibiotici. Sebbene nessun tipo particolare di antibiotici fosse specificamente associato al rischio di diabete di tipo 2, una OR leggermente più alta per il diabete di tipo 2 è stata vista con gli antibiotici a spettro ristretto e con quelli battericidi (OR 1.55 e 1.48, ripsettivamente), rispetto agli antibiotici ad ampio spettro e a quelli batteriostatici (OR 1.31 e 1.39, rispettivamente). E’ stato visto un chiaro effetto dose-risposta con l'aumentare del carico cumulativo di antibiotici. L’uso aumentato di antibiotici in pazienti con diabete di tipo 2 è stato riscontrato fino a 15 anni prima della diagnosi di diabete di tipo 2, ma anche dopo la diagnosi.
Gli autori concludono che i loro risultati supportano la possibilità che l’esposizione agli antibiotici aumenti il rischio di diabete di tipo 2. Tuttavia, i risultati potrebbero anche essere collegati ad un’aumentata domanda di antibiotici per l’aumentato rischio di infezioni in pazienti con diabete non ancora diagnosticato.

Fonte:

Use of Antibiotics and Risk of Type 2 Diabetes: A Population-Based Case-Control Study. Mikkelsen KH e coll. J Clin Endocrinol Metab. 2015 Aug 27:jc20152696.

Commento di Patrizia Iaccarino:

Spesso sentiamo e riportiamo su questo sito moniti ai medici tesi a non abusare di antibiotici a causa dei problemi di resistenza in crescita e dello sviluppo insufficiente di nuovi antibiotici. Abbiamo riportato studi sull’incidenza di gravi patologie collegate all'uso di antibiotici nella prima infanzia (obesità, malattie infiammatorie intestinali, artriti giovanili) (1, 2, 3). Questo studio, che si aggiunge ad un precedente studio inglese (4) sembra confermare che gli antibiotici possano avere, anche a lungo termine, effetti avversi metabolici potenzialmente negativi, aumentando anche il rischio di diabete.

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