Evoluzione naturale dei calcoli renali asintomatici
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Argomento: Medicina Clinica


Qual è l'evoluzione naturale dei calcoli renali asintomatici?   
Uno studio osservazionale suggerisce che in circa il 60% dei casi i calcoli renali asintomatici rimangono tali per un lungo periodo


L'ampia diffusione dell'ecografia porta talora alla diagnosi di calcolosi renale asintomatica.

Un'ecografia addominale, infatti, viene spesso chiesta per la presenza di disturbi che nulla hanno a che vedere con una patologia reno-ureterale oppure per lo screening e il monitoraggio di aneurismi dell'aorta.

Qual è l'evoluzione naturale dei calcoli renali asintomatici?

Uno studio di tipo retrospettivo suggerisce che in meno di un paziente su tre, nel giro di pochi anni, questi calcoli diventano sintomatici [1].

Lo studio ha monitorato per circa tre anni e mezzo 110 soggetti adulti a cui erano stati riscontrati dei calcoli reno-ureterali asintomatici. L'età media dei pazienti era di 56 anni, mentre il diametro medio dei calcoli era di 7 mm. Nell'87% dei casi i pazienti avevano una storia precedente di calcolsi reno-ureterale sintomatica.

Lo studio ha evidenziato altri due dati interessanti:

1) l'aumento di volume dei calcoli durante il follow up non era associato ad un aumento del rischio di sviluppare sintomi

2) i calcoli localizzati al polo inferiore del rene avevano meno probabilità di diventare sintomatici dei calcoli localizzati in altri settori renali.

Lo studio presenta un certo interesse in quanto ci dice qual è la probabilità statistica che un paziente portatore di calcoli reno-ureterali asintomatici possa sviluppare una colica renale nel corso del tempo. Purtroppo non permette però di identificare con precisione quei pazienti che potrebbero beneficiare di un intervento profilattico (litotripsia extracorporea, intervento invasivo).

A nostro avviso ci sono alcuni limiti del lavoro di Dropkin e collaboratori che devono essere considerati:

1) anzitutto il follow up è stato di soli tre anni e mezzo: si può speculare che con il passare degli anni la percentuale di calcoli che diventano sintomatici e che richiederenno un intervento aumenti

2) la casistica era rappresentata per ben l'87% dei casi da soggetti che in passato avevano avuto una storia di calcoli sintomatici: non sappiamo se gli stessi risultati siano validi anche per pazienti con calcoli asintomatici che non hanno precedenti urologici

3) si tratta di uno studio su un numero limitato di pazienti (n = 110) per cui le conclusioni devono essere valutate con prudenza.


Renato Rossi


Bibliografia

1. Dropkin BM et al. The natural history of nonobstructing asymptomatic renal stones managed with active surveillance. J Urol 2015 Apr; 193:1265.  







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