Partire per le vacanze lasciando il cane solo in casa, pur se fornito di cibo ed acqua, e' reato in quanto integra addirittura il reato di abbandono.
(Trib. Arezzo, sezione penale 19.6.2014).
Daniele Zamperini
I fatti:
una donna, partendo per le vacanze, lasciava il proprio cagnolino solo in casa. La padrona dichiaro' poi di aver lasciato cibo ed acqua a disposizione in adeguata quantita' (circostanza che pero' veniva smentita da un successivo intervento dei carabinieri).
Infatti il cagnolino aveva cominciato a lamentarsi rumorosamente finche' i vicini avevano chiesto l' intervento dei carabinieri. Questi avevano verificato che l' animale aveva terminato il cibo e l' acqua lasciati a disposizione.
Denunciata penalmente, la donna veniva condannata ad un' ammenda di 3000 euro piu' spese di giudizio ritenedosi integrato il reato di abbandono (anche sulla base di precedenti senzenze di Cassazione (per es n. 18892/2011) per il fatto che l'art. 727 del codice penale va interpretato in senso ampio e non strettamente letterale, non quindi solo come "precisa volontà di abbandonare (o lasciare) definitivamente l'animale ma anche nel non prendersene più cura, ben consapevole della incapacità dell'animale di non poter più provvedere a sé stesso come quando era affidato alle cure del proprio padrone".
E' bene quindi tener presente che prendere un animale puo' essere certo fonte di piacere e di gioia, ma comporta anche precise responsabilita'.
Daniele Zamperini