Un soggetto che mostri una insufficiente risposta anticorpale alla vaccinazione contro l'epatite B potrebbe essere affetto da malattia celiaca non diagnosticata. Un trattamento dietetico appropriato consente una risposta anticorpale pressoche' normale.
Uno studio ungherese, condotto su 128 malati di celiachia contro 113 soggetti controllo, ha evidenziato una insufficiente risposta anticorpale dopo somministrazione di due o tre dosi di anti-HBV ricombinante nell'arco di sei mesi.
Di 22 pazienti era gia' nota la condizione di celiachia, e sono stati vaccinati a diverse eta', prospetticamente e dopo un periodo di dieta aglutinata; questi pazienti hanno mostrato un tasso di sieroconversione del 95,5%.
Gli altri 106 pazienti, così come i controlli, sono stati tutti vaccinati all'età di 14 anni e i loro titoli anticorpali sono stati misurati circa due anni dopo. Tra questi alcuni erano stati vaccinati prima di essere diagnosticati, altri non seguivano il regime dietetico per celiaci.
Nei celiaci diagnosticati e trattati è risultato un tasso di sieroconversione del 61,4%, nei non diagnosticati del 25,9% e nei diagnosticati non a dieta del 44,4%.
Il tasso di conversione nei controlli era del 75%.
Alcuni soggetti celiaci non responder sono stati sottoposti a dieta senza glutine ed hanno poi ricevuto una dose booster: la sieroconversione e' stata rilevata in 36 soggetti dopo un mese.
La malattia celiaca potrebbe quindi avere un ruolo importante nell'insufficiente risposta alla vaccinazione anti-HBV.
Gli autori raccomandano quindi di verificare la risposta anticorpale nei pazienti di recente diagnosi e di rivaccinare i non-responder dopo la terapia dietetica glutine-priva.
DZ - CP
Fonte: Pediatric 2008;121:1570-6