Un gruppo di ricercatori americani ha studiato l’ effetto delle condizioni ormonali femminili sui maschi, mediante un particolare indicatore di tipo economico. Lo studio suggerisce che anche nella specie umana esistano meccanismi di attrazione sessuale simili a quelli che si verificano in alcune specie animali in corrispondenza dell’ estro, e che tale condizione sia pecepita a livello inconscio dai maschi
Un gruppo di ricercatori americani (psicologi dell’ Univesita’ del Nuovo Messico) hanno inteso valutare, con un approccio certamente interessante e originale, se i soggetti maschili subissero in qualche misura l’ influsso della situazione ormonale (e in particolare degli stadi del ciclo mestruale) delle femmine della specie.
A questo scopo hanno preso in esame un gruppo di ballerine di lap-dance (18 elementi, studiati mediante un complesso questionario “mascherato” per un periodo di 60 giorni lavorativi). Delle partecipanti allo studio, 7 usavano pillole contraccettive, 11 non usavano sistemi che inibissero il ciclo mestruale. Le ballerine di lap-dance ricevono usualmente delle mance dagli spettatori, denaro che viene inserito nel ridottissimo costume di scena; la quantita’ di denaro ricevuta ogni volta e’ stata considerata indice attendibile del gradimento e dell’ eccitazione sessuale degli spettatori maschi.
E’ stato rilevato che le danzatrici ricevevano mediamente, per ogni ciclo di prestazione, una cifra di
335 Dollari USA allorche’ si trovavano in corrispondenza della fase ovulatoria, la cifra scendeva a 265 dollari durante la fase luteinica per scendere ulteriormente a 185 dollari durante il periodo mestruale. Le ballerine che assumevano pillole contraccettive ricevevano cifre mediamente piu’ basse (intorno ai 220-250 dollari) in modo costante, senza le oscillazioni rilevate nelle colleghe con regolare ciclo mestruale.
In conclusione, le divese condizioni ormonali femminili, soprattutto nel periodo ovulatorio, di massima fertilita’, hanno un indubbio risvolto economico, con una sensibile influenza favorente nel rapporto con soggetti dell’ altro sesso. Non e’ chiaro se e come cio’ dipenda da una diversa, seppure inconscia, esposizione dei “segnali” di attrazione sessuale (maggiore sensualita’ nei movimenti, gesti o segnali di invito, diverso modo di parlare, di danzare o di gestire) ma sembrano connessi comunque ai livelli di estradiolo. Gli autori ipotizzano meccanismi evolutivi e inconsapevoli che permettano alle donne di segnalare il loro periodo di maggiore disponibilita’ sessuale, invisibili all’ osservazione esplicita ma tali da essere individuati dall’ inconscio maschile.
Si tratta di uno studio che necessita quindi di approfondimenti e di chiarimenti dato il basso numero di soggetti esaminati e della difficolta’ di evitare i fattori confondenti; certo, puo’ chiarire certe situazioni di inspiegabile generosita’ nei rapporti uomo-donna...
Attenzione, quindi...
DZ
Fonte G. Miller et al. / Evolution and Human Behavior, June 2007