Lo studio AMAZES suggerisce che la somministrazione protratta di azitromicina è utile nei pazienti con asma persistente non controllata dalla terapia standard.
Gli autori di questo studio randomizzato e controllato, in doppio cieco, denominato AMAZES, sono partiti dalla constatazione che esistono forme di malattia asmatica che vengono poco o nulla controllate con la terapia standard.
In queste forme l'uso continuativo di un macrolide potrebbe migliorare il controllo della malattia?
Per determinarlo sono stati arruolati 420 soggetti affetti da asma persistente non controllato nonostante terapia ottimale con steroide inalatorio e broncodilatatore ad azione prolungata.
I partecipanti allo studio non dovevano essere affetti da riduzione della capacità uditiva o da un prolungamento del QT all'elettrocardiogramma.
I pazienti sono stati trattati, in aggiunta alla terapia standard, con azitromicina oppure placebo somministrati per via orale tre volte alla settimana.
La durata dello studio è stata di 48 settimane.
L'endpoint primario era rappresentato dalla frequenza delle riacutizzazioni asmatiche (di gravità moderata o severa) e dalla qualità della vita.
Si è visto che l'azitromicina riduce l'incidenza delle riacutizzazioni del 41% (p < 0,0001).
Nel gruppo azitromicina ha avuto almeno una riacutizzazione il 44% dei pazienti contro il 61% del gruppo placebo.
Anche la qualità di vita risultava significativamente migliorata nel gruppo azitromicina.
La diarrea si manifestò nel 34% dei pazienti trattati con azitromicina contro il 19% del gruppo controllo.
Gli autori concludono che l'azitromicina può essere un'arma utile come terapia aggiuntiva nei pazienti affetti da asma persistente non controllata dalla terapia usuale.
Con quale meccanismo d'azione l'azitromicina potrebbe beneficiare i pazienti con asma non controllato? Lo studio AMAZES non ce lo dice. Una delle ipotesi è che i risultati ottenuti possano essere legati alle note capacità antinfiammatorie del farmaco.
Un punto importante è la corretta selezione dei pazienti da sottoporre a profilassi antibiotica onde evitare o ridurre l'emergere di germi resistenti.
Studi futuri potranno meglio chiarire il meccanismo d'azione dell'azitromicina nell'asma ed anche stabilire se regimi terapeutici più brevi e/a dosaggi minori ottengano risultati sovrapponibili a quelli dello studio AMAZES.
Renato Rossi
Bibliografia
1. Gibson PG et al. Effect of azithromycin on asthma exacerbations and quality of life in adults with persistent uncontrolled asthma (AMAZES): a randomised, double-blind, placebo-controlled trial.
Lancet. Pubblicato online il 4 luglio 2017.