Secondo uno studio osservazionale l'osservazione potrebbe essere una scelta ragionevole in pazienti selezionati affetti da colecisti a porcellana.
La colecisti a porcellana è caratterizzata dalla deposizione di calcificazioni multiple a livello della parete dell'organo.
Questa condizione è spesso, ma non necessariamente, associata alla calcolosi biliare e si ritiene sia un fattore di rischio per lo sviluppo di un carcinoma della colecisti.
Per questo motivo in passato si consigliava la colecistectomia profilattica.
In anni più recenti nuovi studi hanno suggerito che l'associazione tra colecistia porcellana e carcinoma colecistico è stata probabilmente sopravvalutata per cui potrebbe essere più indicato un approccio meno drastico che si limita solo all'osservazione a al monitoraggio.
Partendo da questi presupposti alcuni autori hanno effettuato uno studio retrospettivo su 113 soggetti a cui era stata diagnosticata una colecisti con calcificazioni tra il 2004 e il 2016.
Sulla base del trattamento eseguito i soggetti sono stati raggruppati in due gruppi: gruppo non chirurgico (90 soggetti) e gruppo chirurgico (23 soggetti).
Nel gruppo non chirurgico, durante un follow up medio di circa 3,2 anni, si è resa necessaria una colecistectomia in 4 soggetti a causa dei sintomi. In nessun caso è stata posta diagnosi di cancro della colecisti.
Nel gruppo chirurgico si ebbero complicanze post-operatorie nel 13% dei casi e un cancro della colecisti venne diagnosticato in 2 pazienti.
Gli autori concludono che non si sono osservate differenze sostanziali per quanto riguarda gli eventi avversi tra gruppo non chirurgico e gruppo chirurgico, compreso il rischio di sviluppo di una neoplasia a carico della colecisti.
L'intervento è necessario in presenza di sintomi o di segni o sintomi suggestivi per neoplasia mentre la colecistectomia profilattica dovrebbe essere evitata nei pazienti con
aspettativa di vita limitata e con importanti patologie associate.
Che dire?
Le conclusioni degli autori sono condivisibili.
Rimane tuttavia il problema di pazienti con colecisti a porcellana relativamente giovani, senza sintomi e senza importante comorbilità.
In questi casi il rischio di evoluzione verso una neoplasia è sempre possibile, seppur piccolo, considerando che in questi soggetti l'aspettativa di vita non è limitata.
La decisione su quale approccio preferire deve quindi essere presa in accordo con le preferenze del paziente dopo completa e adeguata informazione.
Renato Rossi
Bibliografia
1. DesJardins H et al. Porcelain Gallbladder: Is Observation a Safe Option in Select populations? J Am Coll Surg 2018 Jun; 226:1064-1069.