I "codici bianchi" vanno al Pronto Soccorso per propria scelta
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Argomento: Pensieri e opinioni professionali


Quali sono i motivi per cui tanti pazienti non urgenti (i cosiddetti codici bianchi) si presentano spontaneamente e autonomamente in Pronto Soccorso?

Dedicare loro un ambulatorio gestito da Medici di Medicina Generale (MMG) è una buona scelta organizzativa?



Rispondere a queste domande è lo scopo di uno studio, recentemente pubblicato su "Emergency Care Journal", svoltosi da giugno 2007 a febbraio 2008 presso l'Ospedale Umberto I di Mestre-Venezia, che ha un bacino d'utenza di circa 200.000 abitanti ed al cui Pronto Soccorso è stato affiancato un "Ambulatorio Codici Bianchi".

Il metodo scelto per l' indagine motivazionale è consistito nella somministrazione di due questionari. Le risposte al primo questionario, sono state utilizzate come base per prepararne un secondo, di approfondimento.

L'attività dell'ambulatorio codici bianchi è stata valutata in base agli indicatori di gestione abitualmente utilizzati per i Pronto Soccorso.

I risultati del primo questionario dimostravano, che solo il 4,5% dei pazienti giudicati non urgenti al triage era stato inviato in Pronto Soccorso da un Medico. Si trattava, per lo più, di presentazioni, dunque in massima parte spontanee ed in prima battuta, giacché solo il 6,8% era rimasto insoddisfatto da un primo parere chiesto al curante.

L'incongruenza fra l'orario di ambulatorio del curante e l'insorgenza del problema, giustificava solo il 5.6% degli accessi. Il 13,2% ha dichiarato di non avere il MMG. La risposta prevalente era che il MMG non era stato cercato: 64,2%.

Col secondo questionario si è cercato di capire perchè i pazienti non cercavano o non avevano il MMG.

Il 74,6% dei pazienti ha risposto di non essersi rivolta al Medico di famiglia perchè "l'attuale problema richiede valutazione in PS"; l' 8,7% perché già in precedenza inviato in PS dal curante per un problema analogo; il 16,7% perchè il problema si era presentato all'infuori degli orari di servizio del suo medico.

I pazienti privi di MMG si dividevano tra i non aventi diritto ed i fuori sede.

La gestione dell'Ambulatorio Codici Bianchi da parte dei MMG è risultata soddisfacente per quanto riguarda tempi di attesa, percentuale di abbandono dei pazienti senza essere stati visitati, dimissioni improprie, mentre decisamente eelevato è stato il ricorso alla visita specialistica urgente: 49%.

L'inappropriatezza d'invio all'Ambulatorio Codici Bianchi è stata minima: il numero dei pazienti ricoverati o reinviati in Pronto Soccorso per trattamento urgente è stato inferiore all' 1%.


Le conclusioni degli Autori sono che i pazienti non urgenti si rivolgono al Pronto Soccorso in massima parte per scelta consapevole e che l'Ambulatorio Codici Bianchi gestito dai MMG può essere un corretivo efficace, ma che sono necessari percorsi formativi e protocolli condivisi fra professionisti che operano nel territorio ed in ambito ospedaliero.


Fonte

Rocco S, Fusello M Il paziente non urgente (codice bianco) e il Pronto Soccorso Emergency Care Journal, anno IV numero VI, Dicembre 2008 http://www.ecj.it

Articolo integrale con commenti di Stefano Alice e Luca Puccetti su www.pillole.org







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