Tumore da sigaretta? Niente risarcimento
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Argomento: Normative di interesse sanitario





Il fumatore che abusa di sigarette, conoscendone i rischi, pratica una condotta negligente La condotta negligente interrompe il nesso causale tra il comportamento del produttore delle sigarette e il danno da fumo, quindi la ditta produttrice non ne risponde ( Cass. 25161/2018) 


Nella causa promossa dalla vedova di un fumatore c’erano state pronunce negative gia’ in sede di giudizio di merito: 
I giudici di merito innanzitutto, avevano ritenuto che la condotta negligente del fumatore (che si espone volontariamente ai rischi dell'abuso di sigarette) costituisce un fattore idoneo a interrompere il nesso causale tra il comportamento del produttore delle sigarette e il danno da fumo.
Se anche il produttore avesse informato il consumatore sui rischi del fumo, non era comunque possibile affermare con quasi assoluta certezza che l'evento non si sarebbe verificato.

La vedova invece sosteneva che, in base al principio di autoresponsabilità, il consumatore deve astenersi da un uso smodato del tabacco, ma il produttore deve comunque informare il consumatore sui rischi derivanti dall'abuso di fumo.

La Cassazione ha comunque respinto le richieste della donna confermando un importante principio: i parenti di chi muore in conseguenza di un tumore causato dal fumo non possono chiedere il risarcimento del danno a chi produce e commercializza le sigarette utilizzate dalla vittima.

Daniele Zamperini







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