Uno studio cinese pone alcuni dubbi circa la capacità del tampone nasofaringeo di diagnosticare tutti i casi di infezione, soprattutto nei soggetti asintomatici o con pochi sintomi.
Coronavirus: affidabilità diagnostica del tampone nasofaringeo
Inserito il 25 marzo 2020 alle 15:40:00 da admin. IT - infettivologia
Uno studio cinese pone alcuni dubbi circa la capacità del tampone nasofaringeo di diagnosticare tutti i casi di infezione, soprattutto nei soggetti asintomatici o con pochi sintomi.
La diagnosi di infezione da SARS-CoV 2 si effettuta con il tampone naso-faringeo.
In uno studio recentemente pubblicato è stata valutata l'affidabilità diagnostica di questo metodo relativamente a campioni biologici prelevati da altre sedi corporee.
Lo studio è stato effettuao in tre ospedali cinesi. Sono stati reclutati 205 pazienti ricoverati per infezione da coronavirus. Oltre al tampone nasofaringeo sono stati testati per la presenza del virus il sangue, la saliva, il liquido di lavaggio broncoalveolare (BAL, solo nei pazienti intubati), l'urina e le feci.
La diagnosi veniva dapprima posta su basi cliniche e radiologiche e successivamente confermata dal riscontro di positività in uno o più dei prelievi eseguiti.
In totale sono stati raccolti 1070 campioni.
E' stato possibile, in tal modo, determinare la sensibilità dei vari metodi
diagnostici.
Questi i risultati:
BAL: 93%
saliva: 72%
tampone nasale 63%
tampone faringeo: 32%
feci: 29%
sangue: 1%
urine: 0%
Ricordiamo che la sensibilità di un test, espressa in percentuale, indica quanti soggetti ammalati risultano positivi al test (e di conseguenza anche quindi sono i falsi negativi).
Come si può vedere i risultati di questo studio suggeriscono che la sensibilità del tampone nasale non è elevatissima (con una percentale di falsi negativi di poco inferiore al 40%). Il tampne nasale performa ancora peggio (percentuale di falsi negativi di poco inferiore al 70%).
Ovviamente l'associazione di tampone nasale e faringeo aumenta la sensibilità, ma i dati riferiti dagli autori cinesi pongono alcuni dubbi circa la capacità di questo metodo di diagnosticare tutti i casi di malattia.
Lo studio è senza dubbio di piccole dimensioni e ancora preliminare, ed è stato effettuato in un campione di soggeti affetti da forme di COVID 19 gravi che necessitavano il ricovero. In soggetti asintomatici o paucisintomatici qual è la sensibilità del tampone?
Solo studi futuri potranno fornire ulteriori chiarimenti.
La lezione che si può trarre, per ora, è che un tampone nasofaringeo negativo non esclude con certezza una infezione da coronavirus.
Infine una annotazione: il virus è stato ritrovato anche nelle feci: è possible si trasmetta anche per via oro-fecale oltre che per via aerea? Per il momento la domanda rimane senza risposta.
Renato Rossi
Bibliografia
1. Wang W et al. Detection of SARS-CoV-2 in different types of clinical specimens. JAMA. Pubblicato online in data 11 marzo 2020.