COVID-19: plasma e immunoglobuline iperimmuni
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Argomento: Medicina Clinica




 Al momento non ci sono prove convincenti che il plasma di convalescenti riduca la mortalità nei soggetti con COVID-19, ma altri studi in coso potrebbero cambiare queste conclusioni.


Il plasma di convalescenti e le immunoglobuline iperimmuni sono due delle varie terapie proposte per la COVID-19.

Una revisione sistematica Cochrane pubblicata il 12 ottobre 2020 ha cercato di fare il punto dello situazione [1].
Per quanto riguarda il plasma di convalescenti sono stati ritrovati 19 studi per un totale di oltre 38000 partecipanti. Di questi però solo due erano RCT.
Nei due RCT erano arruolati in totale 189 partecipanti, dei quali 95 sono stati trattati con plasma. La mortalità non è risultata ridotta nei trattati rispetto ai controlli: HR 0,64; 95%CI 0,33-1,25.
Il plasma potrebbe migliorare lo stato clinico (per esempio necessità di ventilazione meccanica) ma la certezza di questo risultato è definita piccola.
La revisione non ha ritrovato studi che abbiano valutato le immunoglobuline iperimmuni.
Gli autori concludono che l'efficacia del plasma di convalescenti nei soggetti ricoverati per COVID-19 rimane incerta.

Successivamente alla revisione sono usciti due altri RCT sul plasma di convalescenti.

Il primo, già recensito da questa testata [2], è lo studio PLACID che ha arruolato 439 pazienti ed è stato pubblicato dal British Medical Journal il 22 ottobre 2020: il plasma di convalescenti non ha ridotto il rischio di aggravamento o la mortalità a 28 giorni.

Il secondo RCT è stato pubblicato il 24 novembre 2020 dal New England Journal of Medicine [3]. Sono stati reclutati 333 pazienti con COVID-19 e polmonite grave. Di questi 228 sono stati trattati con plasma di convalescenti e 105 hanno ricevuto placebo.
L'endpoint primario era lo stato clinico a 30 giorni. Nel plasma infuso nei trattati il titolo medio degli anticorpi anti SARS-CoV-2 era di 1:3200.
Non si è registrata una differenza significativa a 30 giorni tra i due gruppi per l'endpoint primario. Anche la mortalità non differiva significatvamente tra i due gruppi: 10,96% nel gruppo trattato e 11,43% nel gruppo controllo.

Tutti questi dati sottolineano che per ora non ci sono prove convincenti che il plasma di convalescenti sia efficace nei soggetti con COVID-19. La revisione Cochrane, peraltro, sarà costantemente aggiornata dato che vi sono ancora molti studi in corso: gli autori avvertono che queste conclusioni potrebbero cambiare.



Renato Rossi


Bibliografia

1. Chai KL et al. Convalescent plasma or hyperimmune immunoglobulin for people with COVID-19: a living systematic review. Cochrabe Database of Systematic Review. Pubblicato il 12 ottobre 2020.

2. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=7504

3. Simonovich VA et al. for the PlasmAr Study Group. a Randomized Trial of Convalescent Plasma in Covid-19 Severe Pneumonia. N Engl J Med. Pubblicato il 24 novembre 2020.







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