Qualche studio suggerisce che le statine potrebbero essere utili contro il SARS-CoV-2
Sempre alla ricerca di un trattamento efficace contro il SARS-CoV-2 alcuni autori hanno valutato se una classe di farmaci già in uso da decenni sia utile nel ridurre la mortalità da COVID-19.
Si tratta di una metanalisi di quattro studi osservazionali per un totale di circa 9000 pazienti. Gli autori hanno considerato tre degli studi esaminati di buona qualità e uno di qualità moderata.
Si è evidenziato che , nei pazienti affetti da COVID-19 severa, la probabilità di malattia grave o di decesso risultava ridotta nei soggetti che assumevano statine rispetto a coloro che non le assumevano: HR 0,70; 95%CI 0,53-0,94.
Questi risultati dovrebbero essere considerati attendibili, scrivono gli autori, anche perchè tre dei quattro studi esaminati era studi su molti pazienti ed i dati erano stati aggiustati per numerosi fattori d confondimento.
Tuttavia, prudentemente, gli stessi autori concludono che sono necessari ulteriori studi di tipo prospettico, randomizzati e controllati, prima di poter trarre conclusioni definitive.
Che dire?
Le statine dovrebbero entrare nell'armamentario terapeutico contro la COVID-19? E' ancora presto per dirlo. Infatti gli studi osservazionali possono essere gravati da vari tipi di distorsioni (bias) e pertanto i risultati vanno sempre interpretati con cautela.
Ma quale potrebbe essere l'eventuale meccanismo d'azione delle statine in questa infezione virale? Una ipotesi è che l'azione benefica delle statine derivi dalle loro proprietà ancillari: è noto, infatti che questi farmaci hanno effetti antinfiammatori e di protezione cellulare.
Nel frattempo, in attesa degli studi in corso, almeno una conclusione si può trarre: i pazienti affetti da COVID-19 che assumevano statine possono continuare il trattamento senza pericoli.
Renato Rossi
Bibliografia
1. Kow CS et al. Meta-analysis of Effectiveness of Statins in Patients With Severe COVID-19. Am J Cardiol Pubblicato online 11 agosto 2020.