Coronavirus: pubblicati i risultati sui vaccini
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Argomento: Medicina Clinica





 Sono stati resi pubblici i risultati sui vaccini per il coronavirus.


 Il Lancet [1] pubblica i risultati dello studio sul vaccino AstraZeneca-Università di Oxford (AZD 1222).

Lo studio è stato effettuato nel Regno Unto, in Brasile e in Sud-Africa ed ha reclutato 23848 soggetti (età >/= 18 anni).
I partecipanti sono stati trattati con il vaccino AZD 1222 oppure con soluzione salina o vaccino antimenigococcico.
L'analisi ad interim su quasi 12.000 soggetti dimostra quanto segue:

1) nei soggetti che hanno ricevuto due dosi standard di vaccino si sono avuti 0,6% di infezioni da SARS-CoV-2 nel gruppo vaccino e 1,6% nel gruppo controllo: riduzione del 62,1%

2) nei soggetti che hanno ricevuto alla prima soministrazione metà e alla seconda somministrazione una dose standard si sono avuti 0,2% di infezioni nel gruppo vaccino e 2,2% nel gruppo controllo: riduzione del 90%.

Dopo la prima dose si sono avuti 10 casi di ricoveri (di cui due gravi) per COVID-19, tutti nel gruppo placebo.

Non si sono registrate differenze per gli eventi avversi gravi tra i due gruppi.
Un caso di mielite trasversa si è verificato nel gruppo vaccino mentre un caso di anemia emolitica si è avuto nel gruppo controllo. Sono stati registrati altri due casi di mielite trasversa: uno nel gruppo vaccino (attribuito ad una pre-esistente sclerosi multipla) e un caso nel gruppo controllo.

In defintiva vengono confermate le anticipazioni già pubblicate dagli organi di stampa. Un editoriale [2] nota alcune limitazioni dello studio. Anzitutto il fatto che solo il 4% dei soggetti arruolati aveva più di 70 anni e soltanto una minoranza aveva comorbilità. Pertanto per questi sottogruppi (che sono poi quelli più a rischio di evoluzione grave) è difficile trarre conclusioni. Inoltre la prima somministrazione con metà della dose standard è stata del tutto fortuita per cui necessitano ulteriori approfondimenti.

Aggiungiamo che il vaccino ASTRA-Zeneca-Oxford non presenta le problematiche di stoccaggio e conservazione degli altri due vaccini di cui sono stati anticipati i risultati in quanto si può conservare ad una temperatura tipica dei frigoriferi domestici.

Quasi contemporaneamente il New England Journal of Medicine pubblica i risultati del vaccino messo a punto dalla Pfizer/BioNTech [3]. Vengono confermati i risultati preliminari di una efficacia, dopo la seconda dose, del 95% su oltre 43.000 partecipanti allo studio.

Da ultimo la FDA ha reso noti i risultati del veccono della Moderna: l'efficacia è del 96% per i soggetti di età compresa tra 18 e 64 anni e dell'86% per i soggetti più vecchi [4].
L'efficacia è del 100% per i casi più gravi di malattia (30 casi nel gruppo placebo e nessun caso nel gruppo vaccino).



Renato Rossi



Bibliografia

1. Voysey M et al. Safety and efficacy of the ChAdOx1 nCoV-19 vaccine (AZD1222) against SARS-CoV-2: an interim analysis of four rndomised controlled trials in razil, South Africa, and UK. Lancet. Pubblicato in data 8 dicembre 2020.

2. Knoll MD et al. Oxford-AstraZeneca COVID-19 vaccine efficacy. Lancet. Pubblicato in data 8 dicembre 2020.

3. Polack FP et al. Safety and efficacy of the BNT162b2 mRNA Covid 19 vaccine. N Engl J Med. Pubblicato il 10 dicembre 2020.

2. FDA Briefing Document. Moderna COVID-19 Vaccine. Pubblicato il 17 dicembre 2020.







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