Immunomodulanti nella COVID-19
Data:
Argomento: Medicina Clinica




Una sintesi sui farmaci immunomodulanti proposti per la terapia della COVID-19.


Nel trattamento della COVID-19 sono stati proposti numerosi immunomodulanti. La EULAR (European Alliance of Associations for Rheumatology) ha passato in rassegna vari RCT per determinare l'efficacia di queste terapie.

Sono stati trovati:

12 RCT sull'idrossiclorochina
6 RCT sui glucocorticoidi
4 RCT sul tocilizumab
4 RCT sul plasma di pazienti guariti dalla COVID-19
2 RCT sull'interferon beta
2 RCT sulle immunoglobiline endovena
1 RCT per anakinra, baricitinib, colchicina, leflunomide, ruxolitinib, interferon kappa e vilomelimab.

Risultati positivi si sono avuti con i glucocorticoidi: riduzione della mortalità in alcuni sottogruppi di pazienti.
Sul tocilizumab esistono studi con risultati contrastanti.
L'idrossiclorochina non ha dimostrato di essere utile in nessuno stadio di malattia.
Un RCT ha dimostrato l'efficacia della associazione baricitinib/remdesivir, mentre un altro RCT sull'anakinra ha dato risultati negativi.
Per gli altri composti i dati sono stati giudicati ancora preliminari.

Che dire?

Questa revisione della letteratura sintetizza lo stato dell'arte, ma non considera i risultati positivi del tocilizumab su riduzione di mortalità e ventilazione meccanica evidenziati dallo studio RECOVERY, anticipati quasi contemporaneamente e non ancora pubblicati su una rivista peer review [2].


Renato Rossi


Bibliografia

1. Alunno A et al. Immunomodulatory therapies for SARS-CoV-2 infection: a systematicliterature review to inform EULAR points to consider.
Ann Rheum Dis. pubblicato il 15 febbraio 2021.

2. http://www.pillole.org/public/aspnuke/news.asp?id=7570







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