Antibiotici per la prevenzione secondaria?
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Argomento: Medicina Clinica




Gli antibiotici non dovrebbero essere usati per la prevenzione secondaria.


L'obiettivo della revisione era di determinare I benefici e I rischi della somministrazione di antibiotici per la prevenzione secondaria della cardiopatia ischemica.
Sono stati selezionati RCT che valutavano l'efficacia degli antibiotici confrontati con il placebo nella prevenzione cardiovascolare secondaria in adulti (età > 18 anni).
Gli esiti primari valutati erano la mortalità totale, gli eventi avversi gravi, la qualità di vita.
End-point secondari erano: mortalità cardiaca, infarto miocardico, ictus e morte cardiaca improvvisa.
Presto stati analizzati 38 RCT per un totale di 26638 partecipanti. Il rischio di distorsioni (bias) era basso in 3 RCT ed elevatori rimanenti 35 RCT.
In 28 processi erano valutati i macrolidi, in 2 i chinolonici.

La revisione ha evidenziato che gli potrebbe aumentare la probabilità totale: RR 1,06 (CI95% 0,99-1,13; p = = 0,07; NNH 208) con elevata certezza di evidenza.
Gli antibiotici, anche probabilmente aumentare il rischio di ictus 1,14; CI95% 1,00-1,29; p = 0,04; NNH 138) con elevata certezza e la mortalità (RR 111; CI95% 0,98 -1,25) con certezzall'evidenza moderata.
Sull'infarto miocardico gli antibiotici hanno un effetto piccolo o nullo: RR 0,95; CI95% 0,88-1,03; p = 0,23) con certezza della evidenza elevata.
Nessun impatto sulla morte improvvsa cardiaca. Nessun dato è stato possibile ricavare per la qualità di vita.
Gli autori concludono che gli antibiotici sembrano esseresi se usati per la malattia secondaria per quanto riguarda la mortalità totale e l'ictus: il loro uso non è consigliato.

Gli antinfiammatori hanno azione antibatterica, antinfiammatoria e antiossidativa. Le premesse fisiopatologiche per un loro uso nella prevenzione secondaria sono quindi interessanti. Tuttavia gli studi randomizzati e controllati che questa strategia può essere più dannosa che utile.


Renato Rossi


Bibliografia

Sethi NJ et al. Antibiotici per la prevenzione secondaria della malattia coronarica.
Cochrane Database Syst Rev, 23 febbraio 2021.







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