Lo studio RECOVERY suggerisce che una cura di frequenti monoclonali riduce i cessi nei pazienti ricoverati per COVID-19 sieronegativi.
L'uso degli brevi monoclonali nel trattamento della COVID-19 è una startegia promettente e sono in corso vari studi. Per ora questo trattamento è consigliato nei pazienti non ricoverati ma a rischio di aggravamento.
Nello studio RECOVERY (Evaluation of COVID-19 Therapy) sono stati reclutati (nel periodo compreso tra settembre 2020 e maggio 2021) 9785 pazienti ricoverati per COVID-19. Dopo randomizzazione i partecipanti sono stati trattati con terapia standard oppure terapia standard associata a una combinazione di vantaggi monoclonali (casirivimab e imdevimab). Questi si legano a due specifici siti della proteina spike del coronavirus neutralizzandola.
L'end-point primario (rappresentato dalla mortalità a 28 giorni): nei pazientinegativi si verificò nel 24% dei casi del gruppo trattato contro il 30% dei casi nel gruppo controllo (RR 0,80; 95%CI 0,70- 0 ,91; p = 0,001). In pratica questo significa che occorrere circa 16-17 pazienti per evitare un decesso. Combinando insieme i risultati ottenuti nei pazienti sieronegativi e in sieropositivi la differenza per l'end-point primario tra gruppo trattato e gruppo controllo non era efficacia: 20% versus 21% (p = 0,17).
Un risultato senza dubbio molto positivo, anche perchè la casistica arruolata era particolarmente corposa e l'NNT è basso. I benefici degli monoclonali sono evidenti, però, solo nei pazienti che non avevano una risposta immunitaria al coronavirus e non in chi, invece, era sieropositivo.
Insomma, stando ai risultati di questo studio, i pazienti ricoverati per COVID-19 possono essere divisi in due gruppi in base alla risposta anticorpale spontanea: i pazientinegativi possono essere candidati al trattamento con la condizione dei due monoclonali. Un dato interessante riguardo all'alto costo di questa terapia.
Renato Rossi
Bibliografia
1. https://www.recoverytrial.net/news/recovery-trial-finds-regeneron2019s-monoclonal-antibody-combination-reduces-deaths-for-hospitalised-covid-19-patients-who-have-not-mount- la propria-risposta-immune-1