Secondo lo studio STEP negli anziani è utile un target del trattamento antipertensivo inferiore a 130 mmHg di pressione arteriosa sistolica.
Lo
studio STEP è stato realizzato per rispondere alla domanda di quale sia
l’obiettivo del trattamento antipertensivo negli anziani. Gli autori ammettono
che la questione non è chiara. Pertanto hanno arruolato oltre 8.000 pazienti
cinesi di età compresa tra 60 e 80 anni, randomizzandoli in due gruppi:
trattamento intensivo e trattamento standard.
Dopo un anno di follow-up la PAS
media era di circa 127 mmHg nel gruppo a trattamento intensivo e di 135 mmHg
nel gruppo a trattamento standard.
L’endpoint
primario dello studio (ictus, sindrome coronarica acuta, scompenso cardiaco
acuto, rivascolarizzazione coronarica, fibrillazione atriale e morte
cardiovascolare), dopo poco più di 3 anni, si verificò nel 3,5% del gruppo a
trattamento intensivo e nel 4,6% del gruppo a trattamento standard con una
riduzione relativa del rischio del 26%.
Dal punto di vista dei singoli
componenti dell’endpoint primario una riduzione statisticamente significativa
si ebbe per l’ictus, la sindrome coronarica acuta e per lo scompenso cardiaco
acuto, mentre per gli altri endpoint la riduzione osservata non era
statisticamente significativa.
Il
rischio di eventi avversi non differiva tra i due gruppi (vertigini, sincope,
fratture) se si eccettua l’ipotensione, più frequente nel gruppo a trattamento
intensivo. Anche gli outcome renali non differivano tra i due gruppi.
Che
dire? Lo studio conferma sostanzialmente quanto già dimostrato dallo SPRINT
trial.
La riduzione del rischio in termini assoluti dell'endpoint primario è
stata dell'1,1% pari a un NNT di 90.
Il
trial è stato effettuato in Cina, questi risultati sono trasferibili anche a
pazienti di altre etnie?
Inoltre
l'interpretazione dei dati può creare qualche difficoltà in quanto non tutti i
singoli endpoint dell'endpoint primario risultano ridotti, ma solo alcuni.
Infine
va considerato che la popolazione arruolata nello studio era a basso rischio e
in buona salute: circa il 75% aveva un'età inferiore a 70 anni e solo il 2% una
disfunzione renale.
Questo spiega perchè gli effetti collaterali del
trattamento nel trial cinese sono stati meno frequenti rispetto a quelli
osservati nello studio SPRINT.
Però
non tutti i pazienti anziani visti nella pratica clinica hanno le
caratteristiche di quelli arruolati nello studio STEP.
Come
si possono tradurre in pratica questi risultati? Possiamo ragionevolmente dire
che nei soggetti > 65 anni l'obiettivo primario è di arrivare a una pressione
inferiore a 140/90 mmHg.
Nel
paziente a basso rischio, in buona salute e senza altre patologie di rilevo si
può tentare di arrivare anche a valori inferiori a 130 mmHg a patto che la
terapia sia ben tollerata.
Renato
Rossi
Bibliografia
1. Zhang W et al. for
the STEP Study Group. Trial of Intensive Blood-Pressure Control in Older