Fluvoxamina nella covid-19
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Argomento: Medicina Clinica





Una revisione sistematica suggerisce che la fluvoxamina potrebbe essere efficace nel ridurre il rischio di aggravamento nei pazienti ambulatoriali con covid-19.



Alcuni piccoli studi hanno evidenziato l’efficacia della fluvoxamina, un antidepressivo, nel ridurre il rischio di aggravamento nei pazienti ambulatoriali con covid-19, purché somministrata precocemente.
Per fare il punto sullo stato dell’arte è stata effettuata una revisione sistematica con metanalisi di 3 RCT (per un totale di 2196 partecipanti).

L’analisi dei dati ha permesso di evidenziare che l’uso precoce della fluvoxamina comporta una riduzione del rischio di ricovero del 22-25% a seconda del metodo usato per il calcolo.
Secondo gli autori la probabilità che questo risultato sia reale è molto elevata.

Che dire?
La fluvoxamina è un farmaco da molti anni in uso, di cui si conoscono ampiamente gli effetti collaterali e, inoltre, facilmente reperibile.
Essa potrebbe entrare a far parte dell’armamentario terapeutico a disposizione dei medici di famiglia quando l’accesso agli anticorpi monoclonali oppure agli antivirali per os è difficoltoso.
Ovviamente saranno necessari altri studi per confermare questi risultati e per determinare più accuratamente in quali soggetti è preferibile usarlo (vaccinati, non vaccinati, anziani, con polipatologie, ecc.).


Renato Rossi


Bibliografia

Lee TC, Vigod S, Bortolussi-Courval É, Hanula R, Boulware DR, Lenze EJ,
Reiersen AM, McDonald EG. Fluvoxamine for Outpatient Management of COVID-19 to Prevent Hospitalization: A Systematic Review and Meta-analysis. JAMA Netw Open. 2022 Apr 1;5(4):e226269. doi: 10.1001/jamanetworkopen.2022.6269. PMID: 35385087.







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