Il sospetto diagnostico di demenza è formulabile anche da personale non medico, purché dotato di una discreta conoscenza linguistica e di un buono spirito di osservazione;
Alcuni segni infatti dovrebbero destare precocemente il sospetto di una forma, a volte iniziale, di demenza: ricordiamo, tra I più precoci e facili da individuare, le amnesie per nomi e parole con ripetuta e costante difficoltà a trovare “la parola giusta”, la difficoltà ad effettuare piccoli calcoli e quindi a gestire anche piccole somme di denaro, la difficoltà a programmare compiti semplici…(1)Una prima conferma della diagnosi può essere effettuata dal medico di famiglia utilizzando test semplici ma validati internazionalmente come il “GP-Cog”(2): successivamente sarà necessaria una consulenza specialistica con ulteriori test ed esami strumentali che consentano una diagnosi differenziale del tipo di demenza e permettano di valutare le facoltà cognitive residue e di stilare un piano terapeutico e riabilitativo.
La attuale pandemia ha creato rilevanti problemi in particolare in categorie di pazienti quali i pazienti affetti da demenza, che non sono generalmente in grado di contattare il medico e di effettuare i test preliminari.Sono stati effettuati pertanto numerosi studi che hanno valutato la accuratezza diagnostica dei test cognitivi effettuati mediante video visite ed interviste telefoniche.
Un recente interessante studio pubblicato sul Journal of the American Geriatrics Society ha effettuato una revisione sistematica con meta-analisi di 121 studi che hanno coinvolto 15832 pazienti.Un primo importante dato che gli autori sottolineano è che solo tre studi erano di buona qualità e confrontavano la affidabilità nella diagnosi effettuata mediante videoconferenza con la diagnosi effettuata in presenza.
I risultati di questi tre studi sono confortanti: due di essi hanno dimostrato una buona correlazione tra la diagnosi virtuale e quella in presenza, e nel terzo studio la diagnostica a distanza è risultata avere una sensibilità e specificità sovrapponibile alla diagnosi in presenza(3,4,5). Va sottolineato tuttavia che in tutti e tre gli studi I requisiti tecnici della videoconferenza erano di qualità ottimale ed i pazienti erano spesso assistiti da un familiare o da personale qualificato: questi requisiti sono indispensabili per una buona affidabilità della videoconferenza, ma non sono sempre garantiti nella pratica quotidiana.Deludenti invece gli studi dedicati alla diagnosi mediante interviste telefoniche: nessuno studio ha potuto dimostrare una accuratezza diagnostica comparabile alla valutazione in presenza e molti studi non prevedevano neppure un confronto con i test in presenza…
Commento: la pandemia ha fortemente stimolato la utilizzazione degli strumenti diagnostici a distanza. La diagnosi di demenza si avvale di test con ottimo valore predittivo positive, somministrabili a distanza in caso di necessità.La revisione e metanalisi dal Journal of American Geriatrics Society è interessante perché conferma che vi sono ottime potenzialità in questo ambito ma nel contempo evidenzia seri limiti metodologici nella quasi totalità degli studi effettuati,ed in particolare la mancanza totale di comparazione con i test in presenza o comunque la individuazione di criteri di comparazione inadeguati a trarre conclusioni certe.In tutto il mondo vi è un proliferare di studi e di iniziative che promuovono la diagnostica e la terapia a distanza. Il rumore mediatico attorno a questi studi tuttavia ad una verifica più approfondita spesso non trova riscontro in un rigore metodologico degli stessi studi ed in particolare nel prevedere modalità corrette di confronto tra la tele-diagnosi e la diagnosi in presenza.Quindi, come sempre, attenzione e spirito critico prima di abbracciare nuove vie…
Riccardo De Gobbi e Giampaolo Collecchia
Bibliografia1) https://www.demenzemedicinagenerale.net
2) https://www.demenzemedicinagenerale.net/gpcog?view=quiz
3) Jennifer A. Watt MD PhD1,2,3 | Natasha E. Lane MD PhD3,4 |:Diagnostic accuracy of virtual cognitive assessment and testing: Systematic review and meta-analysis J Am Geriatr Soc. 2021;69:1429–1440.
4) Shores MM, Ryan-Dykes P, Williams RM, et al. Identifying undiagnosed dementia in residential care veterans: comparing telemedicine to in-person clinical examination. Int J Geriatr Psychiatry. 2004;19:101-108.
5) Martin-Khan M, Flicker L, Wootton R, et al. The diagnostic accuracy of telegeriatrics for the diagnosis of dementia via video conferencing. J Am Med Dir Assoc. 2012;13:487e419-487e424.
6) Martin-Khan M, Varghese P, Wootton R, Gray L. Successes and failures in assessing cognitive function in older adults using video consultation. J Telemed Telecare. 2007;13:60-62.
Per approfondire le problematiche della televisita:Collecchia G. De Gobbi R.: Intelligenza Artificiale e Medicina Digitale. Una guida critica. Il Pensiero Scientifico Ed. Roma 2020http://pensiero.it/catalogo/libri/pubblico/intelligenza-artificiale-e-medicina-digitale