L’antitumorale sabizabulin riduce la mortalità nei pazienti con covid-19 grave.
Il sabizabulin è un antitumorale originariamente sviluppato per il trattamento del cancro prostatico metastatico resistente alla castrazione. Possiede proprietà antivirali e antinfiammatorie.
In uno studio [1] sono stati reclutati 204 pazienti che dopo randomizzazione sono stati trattati con sabizabulin (9 mg per os) oppure con placebo.
L’analisi ad interim sui primi 150 pazienti arruolati ha dimostrato che il farmaco riduce la mortalità totale (endpoint primario) dal 45,1% del gruppo placebo al 20,2% (p = 0,042).
La mortalità al 29° giorno (endpoint secondario) era rispettivamente del 17% e del 35,3%.
Valutando i risultati in termini di NNT si ha che per evitare un decesso è sufficiente trattare 4 pazienti con il sabizabulin.
Il farmaco ha ridotto anche la necessità di ventilazione meccanica e il numero di giorni di ricovero.
Gli effetti avversi gravi hanno riguardato il 61,5% del gruppo trattato e il 78,3% del gruppo controllo.
Si tratta sicuramente di un dato sorprendente e infatti la ditta produttrice del farmaco ha richiesto alla FDA un’autorizzazione di emergenza per l’uso del farmaco nei pazienti con covid-19 grave.
Tuttavia, trattandosi di un’analisi ad interim, un quadro più chiaro circa l’efficacia del farmaco si potrà avere solo quando saranno pubblicati i dati definitivi.
Renato Rossi
Bibliografia
1. K. Gary Barnette, Michael S. Gordon, Domingo Rodriguez, T. Gary Bird, Alan Skolnick, Michael Schnaus, Paula K. Skarda, Suzana Lobo, Eduardo Sprinz, Georgi Arabadzhiev, for the Phase 3 COVID-19 Investigators. Oral Sabizabulin for High-Risk, Hospitalized Adults with Covid-19: Interim Analysis. NEJM Evidence. Published July 6, 2022
DOI:https://doi.org/10.1056/EVIDoa2200145