Licenziato chi abusa dei permessi sindacali
Data:
Argomento: Normative di interesse sanitario





La Cassazione conferma la legittimita’ del licenziamento disciplinare comminato al dipendente che ripetutamente abusava dei permessi sindacali.
(Cass. 17287/2022) 


I fatti:
una Azienda, nel sospetto che un dipendente utilizzi in modo improprio i permessi retribuiti di cui beneficiava quale incaricato sindacale, incarica un investigatore privato di indagare sul fatto.
L’ investigatore accerta che il dipendente - nelle fasce orarie in cui dovrebbe svolgere attività legate alla propria funzione - in realtà va a passeggio, al bar e a sbrigare commissioni private.
L’ azienda provvede al licenziamento del dipendente il quale contesta, ricorrendo al Tribunale.

I giudici di merito (sia in primo che in secondo grado) confermano il licenziamento sulla base della testimonianza dell’ investigatore, che il lavoratore non riesce in alcun modo a sovvertire o a mettere in dubbio.

Ricorso in Cassazione, la Corte confermava la sentenza della Corte di Appello confermando il licenziamento per giusta causa, in quanto le passeggiate sul lungomare della città, le ore trascorse al bar, lo shopping e le altre incombenze personali sono incompatibili con quanto dettato dall’ articolo 50 del decreto legislativo 81/2008.
Veniva confermata la legittimita’ dell’ utilizzo dell'investigatore privato che, finalizzato alla tutela del patrimonio aziendale, legittimo ed anzi determinante.

Daniele Zamperini








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