Ascoltiamo i giovani – parte prima
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Argomento: Medicina Clinica




Tutti i medici sono consapevoli dell’ acuirsi dei disagi e delle problematiche giovanili, attualmente acuiti anche dalle ben note vicende nazionali e internazionali.
Per approfondire e meglio affrontare il problema e’ stato ideato, nella regione Campania un progetto teso all’ ascolto, in modo scientificamente strutturato, dei soggetti di questa fascia di eta’ mediante la costituzione sul territorio di una rete di servizi territoriali a cio’ dedicati. 


Tale progetto, premiato e co-finanziato dalla Regione Campania  e dal Ministero delle Politiche Sociali e del Lavoro ha rivestito una importanza (ed ha avuto un impatto) ancora maggiore  per gli effetti che il Covid 19 ha avuto e sta tuttora avendo su questa complessa fascia dell’età evolutiva. Inoltre anticipa e si allinea al decreto del 16 giugno 2021, relativo alla Professione degli Psicologi sia per la Psicologia Scolastica che per quanto concerne lo Psicologo nelle cure Primarie. 
In effetti la figura dello Psicologo e’ andata evolvendosi nel tempo e, dopo essere stata a ragione inserita tra le professioni sanitarie, è divenuta sempre più di maggiore rilevanza per le conseguenze e gli effetti della recente pandemia, oltre allo stato attuale di tensione bellica.
Il servizio è stato organizzato su appuntamento ed articolata su tre attività principali: Accoglienza, Orientamento, Ascolto;
Aspetti tecnici:
• Sono stati coinvolti giovani dai 12 ai 21 anni essendo questa una fase evolutiva complessa caratterizzata da cambiamento e crisi, e le loro famiglie. 
• Il servizio ha coinvolto 10 studi di medicina generale, AFT collaboranti; 
• 10 psicologi erano dedicati alle scuole, 10 psicologi erano collocati negli studi di medicina generale e/o AFT (Aggregazioni –Funzionali – Territoriali)
• Le scuole coinvolte sono 10,  (scuole medie e scuole superiori di vari indirizzi dei territori coinvolti).  
• I Comuni coinvolti erano 7 : Napoli – Santa Maria La Carità, Scafati, Pompei, Torre del Greco, Boscoreale, Castellammare di Stabbia. 
• Lo psicologo scolastico presenziava nella scuola 1 volta a settimana (dalle 9.00 alle 13.00) mentre negli studi di mecina generale, pur mantenendo una frequenza settimanale, gli interventi potevano effettuarsi sia la mattina che il pomeriggio.
Lo studio e’ durato 10 mesi e sono stati raggiunti oltre 100 adolescenti con le relative famiglie. 

L’accoglienza è avvenuta su appuntamento, liberamente concordati in base alle esigenze dei ragazzi e delle famiglie alle disponibilità di agenda degli operatori , anche in giorni che in orari diversi da quelli di apertura diretta.
Per questa forma di ascolto si sono ipotizzati mediamente 5-6 incontri per ogni ragazzo/a che ha avuto accesso al servizio, offrendo ad ognuno il “giusto tempo” per rendere significativo l’incontro con il servizio.
Gli appuntamenti, di regola, sono stati settimanali e la durata di circa un’ora. Anche in questo caso la modulazione è stata concordata ed ha accolto modifiche funzionali al percorso.

OBIETTIVI DELL’INTERVENTO
- Sostenere lo sviluppo della consapevolezza di sé e dell’autostima del giovane, a supporto della risoluzione delle problematiche quotidiane nei contesti di vita familiare, scolastica, sociale;
- Accompagnare adolescenti e giovani nei loro percorsi di crescita, rendendo evidente e fruibile la variegata gamma di opportunità che il territorio promuove, garantendo ai destinatari il supporto utile nel proprio percorso di crescita;
- Potenziare le azioni a supporto di adolescenti e giovani già attive sul territorio, integrandovi competenze e  metodologie (ascolto, auto mutuo aiuto, peer education, valutazione delle competenze) a sostegno dei percorsi di aiuto, sviluppo dell’autodeterminazione e del protagonismo;
- Realizzare fluidità e sinergia tra le diverse progettualità (pubbliche e private) attive sul territorio sul tema della promozione della condizione giovanile, dell’ascolto e dell’orientamento, tali da restituire ad adolescenti e giovani una visione organica e non settoriale delle opportunità a loro rivolte e dei luoghi in cui trovare aiuto e sostegno.

I risultati sono stati piuttosto interessanti, e sono attualmente sottoposti a vaglio per la pubblicazione su riviste specializzate. E’ stata evidenziata l’ utilita’ di un supporto psicosociale strutturato, anche (e soprattutto) in giovani pur provenienti da ambienti non deteriorati.

Pubblicheremo in seguito i dati completi e definitivi della ricerca.

Dott. Ascione Annamaria, Psicologa, Coordinatrice del progetto







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