Uno studio ha valutato l'efficacia dei nuovi anticoagulanti orali nella fibrillazione atriale.
Gli anticoagulanti orali ad azione diretta (DOAC) sono efficaci nel prevenire le complicanze tromboemboliche della fibrillazione atriale e hanno praticamente sostituito il warfarin grazie alla loro maggior semplicità d’uso e al minor rischio emorragico.
Ma sono tutti uguali?
Per stabilirlo è stato effettuato uno studio retrospettivo su 5 database elettronici che comprendeva oltre mezzo milione di pazienti con fibrillazione atriale trattati con un DOAC. Il follow-up era di 1.5 – 4,5 anni.
È stato evidenziato che il farmaco con minor rischio di emorragie gastrointestinali era l’apixaban. Il rischio era ridotto del 20-30% a seconda del DOAC esaminato. Questo risultato era valido sia per i pazienti più anziani che per quelli con nefropatia cronica. Gli altri esiti esaminati (ictus, embolia sistemica, emorragia cerebrale e decesso) non variavano tra i vari DOAC.
In conclusione possiamo dire che tutti i DOAC si equivalgono e che nessuno è risultato nettamente superiore agli altri. In realtà l’apixaban è risultato più sicuro per quanto riguarda le emorragie gastroinestinali con una riduzione del rischio del 19% rispetto a dabigatran, del 23% rispetto a edoxaban e del 28% rispetto a rivaroxaban.
Comunque in termini assoluti era basso con tutti i DOAC e andava dal 2% al 3,5%.
Insomma tutti i DOAC sono efficaci e sicuri, l’apixaban può essere preferibile nei soggetti a maggior rischio di emorragie gastrointestinali.
Renato Rossi
Bibliografia
1. Lau WCY et al. Comparative Effectiveness and Safety Between Apixaban, Dabigatran, Edoxaban, and Rivaroxaban Among Patients With Atrial Fibrillation : A Multinational Population-Based Cohort Study. Ann Intern Med. 2022 Nov;175(11):1515-1524.