Chiede un un medico di famiglia:
Cosa devo fare se un paziente mi chiede un certificato o una prescrizione senza data, per evitare che questa venga a scadere?
Non acconsento perche’ la data e’ “elemento essenziale” di una ricetta in quanto attesta il momento in cui il paziente ha avuto la necessita’ di quella prestazione.
La mancanza di data non e’ nemmeno compresa tra gli errori “regolarizzabili”, secondo diverse norme (Gazzetta Ufficiale N.274 Del 23 Novembre 1998- Ministero Della Sanita' Circolare 12 Novembre 1998, N. 100/359.13/10632) "... non si potranno considerare regolarizzabili le ricette non ripetibili di cui all'art.5, comma 1, del decreto legislativo30 dicembre 1992, n.539, per l'esplicita previsione, concernente l'obbligo di apposizione di data e firma da parte del medico, contenuta nel comma 5 dello stesso articolo.".
E’ da tener poi presente che una ricetta senza data puo’ essere usata in modo fraudolento: utilizzando ad esempio la prescrizione in data successiva al decesso del paziente per ritirare dei farmaci utili a qualche altro componente della famiglia con conseguenze gravissime per il medico (che magari verra' accusato di "aver scritto ricette ai morti"); oppure la prescrizione puo’ essere postdatata dal paziente per simulare la presenza di un’affezione in epoca diversa da quella reale, per ottenere rimborsi da una assicurazione o giustificare un' assenza dal lavoro.
In ogni caso la mancanza di data, se fraudolenta, puo’ configurare addirittura il reato di falso ideologico (falso per omissione).
Da evitare assolutamente!