Sopravvivenza a lungo termine dei malati di cancro nel 20° secolo: studi di coorte o analisi di periodo?
La sopravvivenza a lungo termine di molti tipi di cancro è notevolmente aumentata nelle decadi passate per effetto della diagnosi precoce e del trattamento.
Molti di questi miglioramenti vengono osservati solo molti anni dopo se valutati con i classici metodi di analisi basati su metodi di coorte. Esiste tuttavia un metodo alternativo di analisi della sopravvivenza, conosciuto come analisi di periodo, che produce stime più attuali della sopravvivenza a lungo termine. Fino ad ora le percentuali di sopravvivenza a lungo termine per il cancro sono sempre state calcolate su coorti di pazienti diagnosticati molti anni prima e quindi esse potrebbero essere non più attuali quando usate per proiezioni future.
L’idea di usare il principio del periodo al posto di quello di coorte fu proposta pochi anni fa. Nel frattempo alcuni studi hanno dimostrato che l’analisi di periodo permette stime più aggiornate della sopravvivenza a lungo termine, inoltre le stime di sopravvivenza di periodo sembrano predire abbastanza accuratamente la sopravvivenza a lungo termine dei pazienti diagnosticati nel periodo in esame.
Fino ad oggi questo metodo di valutazione della sopravvivenza a lungo termine dei pazienti affetti da cancro è stato usato solo in alcuni registri tumori europei che coprono una popolazione limitata per numero e range di età.
In questo studio è stata applicata la metodica dell’analisi di periodo per la valutazione della sopravvivenza a lungo termine dei malati di cancro degli USA.
Tutti i dati sono stati ottenuti dal database del SEER ( Surveillance ,Epidemiology, and End Results programme of the US National Cancer Institute) relativo al periodo 1973- 1998.
Risultati :
Le stime relative si sopravvivenza per tutti i tipi di cancro invasivi a 5 -10-15 -20 anni sono state rispettivamente più alte di quelle calcolate col metodo di coorte del 1%-7%-11%-11%. Le percentuali di sopravvivenza di coorte erano molto più basse per gli uomini rispetto alle donne.Una delle ragioni per cui la sopravvivenza era peggiore per gli uomini nelle decadi passate va ricercata nella grande incidenza di cancro del polmone negli uomini( generalmente con prognosi molto infausta).
Ma se si escludono i cancri del polmone e dei bronchi le percentuali di sopravvivenza per tutti i tipi di cancro diventano molto simili tra uomini e donne. Lo studio dimostra che le coorti di pazienti diagnosticate molti anni fa hanno una prognosi peggiore rispetto ai pazienti diagnosticati più recentemente. Tra i 24 tipi di cancro esaminati con il metodo dell’analisi di periodo Il cancro della prostata ha mostrato il miglior incremento in termini di guadagno percentuale di sopravvivenza a 20 anni rispetto agli studi di coorte pari al 37.2 %, mentre un guadagno del 10% o più è stato osservato per il cancro del retto, della mammella e dell’ovaio, per il melanoma e per il linfoma di Hodgkin, una miglioramento del 5 % o più per il cancro della vescica, del rene , del colon, del sistema nervoso centrale e delle leucemie. Con questo metodo di analisi la sopravvivenza relativa a 20 anni è vicina al 90 % per i tumori della tiroide e dei testicoli , supera l’80% per i tumori della prostata e per il melanoma, è circa 80 % per il cancro dell’endometrio , almeno del 70 % per vescica e Hodgkin.il Cancro della mammella ha una sopravvivenza relativa a 20 anni pari al 65 % il cancro della cervice uterina pari al 60% , colon , ovaio e rene circa il 50%.
Per contro i pazienti affetti da cancro del fegato ,dell’esofago , pancreas, polmone, e mieloma multiplo continuano ad avere una prognosi sfavorevole e una ridotta sopravvivenza.
Daniele Zamperini - 2002
Lancet 2002; 360:1131-35