Alcuni studiosi hanno voluto indagare il cosiddetto "pensiero magico" nella sua eventuale localizzazione cerebrale, nonchè le sue manifestazioni fisiologicche. Hanno perciò voluto esaminare un certo numero di soggetti divisi in due gruppi: gli scettici e i "pensatori magici ".
Venivano considerati "pensatori magici" coloro che credevano negli oroscopi, nei numeri fortunati e nei sogni premonitori, ma soprattutto coloro che non credevano alle semplici coincidenze.
Per misurare il pensiero magico fu usata una apposita scala " Scala dell'ideazione magica ".
E' stato osservato che, presentando alcune figure complesse a questi soggetti, i pensatori magici prestavano maggiore attenzione alla parte sinistra della figura, mentre i cosiddetti scettici si concentravano di più sulla parte destra.
Ora e' ben noto come l'elaborazione degli stimoli provenienti da sinistra si effettuata dall'emisfero cerebrale destro, per cui si è dedotto che sarebbe appunto l'emisfero destro ad alimentare il pensiero magico.
Precedenti studi neurofisiologici avevano già ipotizzato che l'emisfero destro cerebrale fosse quello preposto alla fantasia e ai collegamenti mentali " illogici ", mentre l'emisfero sinistro sarebbe deputato al pensiero logico, matematico e consequenziale.
L' emisfero destro alimenterebbe quindi la creazione di connessioni significative tra eventi tra loro non associati o associati solo tenuamente.
E' da considerare, inoltre, che lo sbilanciamento di attività cerebrale in favore dell'emisfero destro è stato rilevato anche in pazienti affetti da schizofrenia; e' stato percio' ipotizzato anche che un'attività eccessiva dell'emisfero destro, oltre a produrre il "pensiero magico" (solo parzialmente avulso dagli elementi concreti), potrebbe giungere, in casi estremi, a indurre invece veri e propri deliri, totalmete dissociati dalla realta'.
E' stato osservato che l' iperattività dell'emisfero destro porterebbe gli schizofrenici ad una situazione di neglect destro (cioè a trascurare lo spazio di destra controllato dall'emisfero sinistro);
in effetti la gravità di questo disturbo è spesso correlata con i sintomi deliranti: più i soggetti e evidenziano una trascuratezza dello spazio destro, più tendono ad avere deliri e allucinazioni.
Gli scettici e i "creduloni" sarebbero quindi, almeno entro certi limiti, persone "fisicamente" particolari in quanto dotati di diversi meccanismi neurofisiologici.
Daniele Zamperini.
Fonte:
Cortex 38, 2002, 247-252 citato da Psicologia Contemporanea n. 173, 2002.