A quanto pare aggiudicarsi un IgNobel (il premio attribuito dagli studenti di Harvard alle ricerche piu’… ignobili della letteratura scientifica) non è più cosa di cui vergognarsi, dal momento che consente una pubblicita’ e una visibilita’ mondiale che certi “ricercatori” non si sarebbero mai sognati. Senza contare i ricercatori famosi finalmente sbeffeggiati senza remore in pubblico. Ma la pubblicita’ e’ l’ anima del commercio, e la risata fa riflettere ...
Il sindaco di Vilnius (vedi sotto)
Ma ecco la lista completa dei vincitori degli Ig Nobel 2011:Fisiologia: Anna Wilkinson, della University of Lincoln, e colleghi provenienti da diversi Paesi per il loro studio pubblicato sulla rivista
Current Zoology dal titolo "Nessuna prova che lo sbadiglio della tartaruga dalle zampe rosse sia contagioso”.
Magari qualcuno non ci dormiva la notte!
Chimica: Un team di ricerca guidato dall'università giapponese di Shiga ha messo a punto un sistema antincendio che sveglia le persona addormentate spruzzando nell’ aria uno spray a base di wasabi. Cosa sia il wasabi lo sa chiunque abbia sperimentato la cucina giapponese ed abbia assaggiato imprudentemente quella simpatica salsina verde dal caratteristico sapore… L'allarme al wasabi è in attesa di brevetto.
Medicina: Il premio è stato assegnato ex equo a due gruppi di studiosi che hanno lavorato in modo indipendente alla stessa ricerca, che ha stabilito che il momento migliore per prendere una decisione importante è quello in cui si ha urgentissimo bisogno di fare pipì. Questo perché “l’urgenza di urinare faciliterebbe il controllo degli impulsi anche in settori non correlati”. La conclusione sembra sia stata “quando la devi fare, la devi fare…”.
Un avvenire aperto per i prostatici, sempre pronti quindi alle decisioni importanti. Per gli eterni indecisi si aprono interessanti sviluppi urologici…
Psicologia: Karl Halvor Teigen dell'Università di Oslo, Norvegia, per aver cercato di capire perché, nella vita quotidiana la gente sospira e aver concluso che spesso non si tratta di noia o frustrazione. Magari qualcuno potrebbe suggerirne qualche dozzina di altri motivi…
Letteratura: John Perry della Stanford University, USA, per la sua "Teoria della procrastinazione strutturata”, secondo la quale i procrastinatori possono essere motivati a fare cose realmente importanti solo nel momento in cui nel farle ne ritardano altre ancora più importanti.
Quindi per avere successo, bisogna lavorare sempre a qualcosa di importante, in modo da evitare di dover far qualcosa di ancora più importante.
Biologia: I premiati Darryl Gwynne e David Rentz hanno pubblicato ben due articoli sul fatto che certi tipi di scarafaggio, messi alla presenza di una bottiglia di birra, perdono la testa e in preda a raptus erotico cercano in tutti i modi di violentarla. Ma che sia birra australiana e di una precisa marca. I ricercatori hanno anche pubblicato foto dell’ infelice coleottero maschio alle prese con la sua strana “signora”…
Fisica: Philippe Perrin e colleghi hanno determinato, dopo lunghi studi, perché ai l lanciatori del disco gira la testa e a quelli del martello invece no.
Pace: Arturas Zuokas, sindaco di Vilnius, in Lituania, per aver dimostrato che il problema del parcheggio in sosta vietata delle auto di lusso può essere risolto salendo sopra l'automobile con un carrarmato.
Pubblica sicurezza: John Senders della University of Toronto, in Canada, per aver condotto una serie di esperimenti su automobilisti costretti a guidare in autostrada colpiti da una serie di inconvenienti, come quello di una visiera parasole che gli cade ripetutamente davanti alla faccia, accecandolo.
Matematica: Il premio è andato a un nutrito gruppo di predicatori apocalittici che in passato hanno previsto (venendo ovviamente clamorosamente smentiti) la fine del mondo: Dorothy Martin (che ha predetto che il mondo sarebbe finito nel 1954), Pat Robertson (che ha predetto che il mondo sarebbe finito nel 1982), Elizabeth Clare Prophet (che ha predetto che il mondo sarebbe finito nel 1990), Lee Jang Rim (che ha predetto che il mondo sarebbe finito nel 1992), Credonia Mwerinde (che ha predetto che il mondo sarebbe finito nel 1999), e Harold Camping of the USA (che ha predetto che il mondo sarebbe finito nel 1994 e poi ha predetto che finirà il 21 ottobre 2011) per "aver insegnato al mondo di fare attenzione quando si fanno ipotesi e calcoli matematici".
Daniele Zamperini