Predire la pre eclampsia nelle nullipare
Data: Argomento: Medicina Clinica
E' stato messo a punto un sistema che valuta la probabilità di sviluppare la pre eclampsia nelle gravide nullipare. Seguendo una coorte di più di 3.500 donne in gravidanza alcuni autori hanno identificato i fattori di rischio per pre eclampsia. In questo modo è stato possibile elaborare un sistema che calcola la probabilità di sviluppare pre eclampsia nelle nullipare.
Gli autori consigliano di inviare a consulenza specialistica quando il rischio di pre eclampsia, determinato alla 15° settimana, supera il 15% oppure in caso di anormalità dell'indice di resistenza calcolato a livello dell' arteria uterina con ecodoppler alla 20° settimana. Nella tabella che segue sono elencati i fattori di rischio riscontrati e la percentuale di probabilità di sviluppare pre eclampsia. FATTORI DI RISCHIO E PROBABILITA' DI PRE ECLAMPSIA Pressione arteriosa sistolica (PAS) > 120 mmHg: 14% BMI > 30%: 10% Familiarità per pre eclampsia (FPE): 10% Familiarità per coronaropatia (FCAD): 8% Peso della madre alla nascita (PMN) < 2500 grammi: 9% Sanguinamento vaginale (SV) >= 5 giorni: 9% PAS > 120 mmH + BMI > 30%: 16% PAS > 120 mmHg + FPE: 20% PAS > 120 mmHg + FCAD: 15% PAS > 120 mmHg + PMN < 2500 grammi: 33% PAS > 120 mmHg + SV >= 5 giorni: 27% BMI > 30% + FPE: 18% BMI > 30% + FCAD: 14% BMI > 30% + PMN < 2500 grammi: 17% BMI > 30% + SV >= 5 giorni: 8% FPE + SV >= 5 giorni: 42% FCAD + PMN < 2500 grammi: 17% Fonte: North RA et al. Clinical risk prediction for pre-eclampsia in nulliparous women: development of model in international prospective cohort. BMJ 2001 Apr 23; 342:d1875. Commento di Renato Rossi Per pre eclampsia si intende il riscontro, in almeno due occasioni dopo la 20° settimana di gestazione, di valori di pressione arteriosa sistolica >= 140 mmHg e/o di pressione arteriosa diastolica >= 90 mmHg, associato a proteinuria oppure ad altre complicanze sistemiche. La presenza di edema non viene più considerata un criterio obbligatorio per la diagnosi. La pre eclampsia complica circa il 6-8% delle gravidanze e può evolvere in una vera e propria eclampsia (cefalea, encefalopatia ipertensiva, crisi convulsive), oltre che portare ad esiti neonatali sfavorevoli. Il pregio del lavoro di North e collaboratori è quello di aver evidenziato quali sono i principali fattori di rischio nelle donne nullipare e di aver anche, con una certa precisione, quantificato tale rischio. Diviene così possibile identificare precocemente, già alla 15° settimana e solo in base a semplici parametri clinici o anamnestici, le donne da monitorare con maggiore assiduità. Non vanno dimenticati però altri fattori di rischio come la gravidanza gemellare, il diabete gestazionale, nefropatie pre esistenti, una storia di ipertensione o di pre eclampsia in gravidanze precedenti.
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