Un semplice algoritmo messo a punto da ricercatori inglesi permette di stimare il rischio a 1-5 anni di tromboembolismo venoso.
Alcuni autori hanno messo a punto un nuovo agoritmo che permette di determinare il rischio di un evento tromboembolico venoso (TEV) a 1-5 anni.
Lo strumento valuta alcuni parametri molto semplici come l'età, il BMI, il fumo, la presenza di vene varicose, di cancro, di broncopneumopatia cronica ostruttiva, di scompenso cardiaco, di malattie infiammatorie intestinali, di nefropatia, di recente ricovero in ospedale, di uso di determinati farmaci (antipsicotici, tamoxifene, contraccettivi orali, terapia ormonale sostitutiva per la menopausa).
L'elaborazione dell'algoritmo è stata possibile grazie all'esame dei dati di circa 2.300.000 pazienti ambulatoriali senza precedenti di tromboembolismo venoso.
Fonte:
Hippisley-Cox J et al. Development and validation of risk prediction algorithm (QThrombosis) to estimate future risk of venous thromboembolism: prospective cohort study. BMJ 2001 Aug 20; 343:d4656
Commento di Renato Rossi
L'algortimo è liberamente consultabile al seguente link:
http://www.qthrombosis.org/index.php.
Come è ben specificato non si può usare in pazienti che abbiano avuto precedenti episodi di tromboembolismo venoso, che abbiano un' anamnesi familiare positiva per trombosi, per chi assume anticoagulanti e per le gravide.
Al pari di tutti gli strumenti di questo tipo non può ovviamante sostituire il giudizio clinico del medico, tuttavia, come concludono gli autori dello studio, si tratta di un ausilio utile a stimare il rischio di TEV per esempio prima di un intervento chirurgico oppure prima di prescrivere farmaci che notoriamente possono avere un effetto protrombotico.