Criteri per il calcolo del lavoro notturno
Data:
Argomento: Normative di interesse sanitario


Lavoro notturno: 80 giorni in un anno a cominciare dall’ ingresso al  lavoro 
Corte di Cassazione sentenza n. 37903/2012
Daniele Zamperini

Gli amministratori di una società erano stati condannati per avere adibito al lavoro notturno due lavoratrici, senza aver effettuatogli adempimenti necessari volti a constatare l'assenza di controindicazioni al lavoro notturno.

Gli imprenditori avevano sostenuto che le due dipendenti in realta’ non avevano svolto lavoro notturno, essendo questo defibito come l'attività svolta nel corso di un periodo di almeno 7 ore consecutive comprendenti l'intervallo fra la mezzanotte e le 5 del mattino. Inoltre avevano evidenziato che "in difetto di disciplina collettiva, deve essere considerato lavoratore notturno colui che svolga lavoro notturno per un minimo di 80 giorni lavorativi all'anno", cosa che, consiferando gli anni solari, non era avvenuto.

La Cassazione pero’ stabiliva che il termine di 80 giorni l’ anno va rapportata al periodo complessivo di lavoro, e non ad anno solare, perche’ altrimenti si potrebbero cumulare, in ipotesi, 80 giorni alla fine di un anno e 80 giorni all’ inizio del successivo costringendo cosi’ il lavoratore ad effettuare, in concreto, 160 turni consecutivi, cosa non ammissibile in quanto nociva alla salute del lavoratore.
Il conteggio va effettuato considerando che l’ anno inizi dall’ inizio del rapporto lavorativo.

La Corte rinviava la sentenza ai giudici di merito perche’ valutassero l’ inizio del rapporto di lavoro e ne calcolassero cosi’ i tempi.






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