Nonostante una profilassi antitrombotica episodi di tromboembolismo venoso sintomatico sono possibili dopo intervento di artroprotesi d'anca o di ginocchio.
Per nostra natura spesso ci meravigliamo se, nonostante un corretto trattamento, le cose non vanno come si sperava.
L'inganno cognitivo che ci porta fuori strada è l'idea che i farmaci siano sempre efficaci. In realtà nella maggior parte dei casi un farmaco usato per trattare o prevenire una determinata patologia riduce il rischio di un "tot", ma non riesce ad azzerarlo.
Uno studio interessante ci ricorda questo semplice concetto [1].
Si tratta di una revisione sistematica della letteratura che ha valutato l'incidenza di tromboembolismo venoso sintomatico post operatorio in pazienti operati di artroprotesi d'anca o di ginocchio e che erano stati correttamente sottoposti a profilassi antitrombotica come suggerito dalle linee guida (47 studi per quasi 45.000 pazienti).
Si è visto che nonostante la profilassi effettuata secondo gli standard ottimali circa 1 paziente ogni 100 (per l'artroprotesi del ginocchio) oppure 1 ogni 200 (per l'artroprotesi d'anca) vanno incontro a tromboembolismo venoso sintomatico durante il ricovero in ospedale.
Qualcuno dirà che è la scoperta dell'acqua calda e che non si vede dove sia la novità nell'affermazione che la medicina è fallibile, come d'altra parte qualsiasi attività umana.
Infatti non abbiamo la pretesa di riportare novità alcuna, ma ci è sembrato utile ricordare questo aspetto in un periodo in cui i medici sempre più spesso vengono chiamati nelle aule di tribunale.
Renato Rossi
Referenze
1. Januel J-M et al for the IMECCHI Group. Symptomatic In-Hospital Deep Vein Thrombosis and Pulmonary Embolism Following Hip and Knee Arthroplasty Among Patients Receiving Recommended Prophylaxis A Systematic Review. JAMA 2012 Jan 18;307:294-303