Norovirus possibili colpevoli del colon irritabile
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Argomento: Medicina Clinica


Uno studio italiano dimostra che dopo una gastroenterite acuta da norovirus (virus molto diffusi, trasmissibili per diverse vie) aumenta il rischio di comparsa della sintomatologia tipica del colon irritabile che può persistere fino a 12 mesi dopo l'episodio acuto.



La sindrome del colon irritabile è caratterizzata da sintomi come il dolore addominale, la stipsi e/o la diarrea, in assenza di una chiara alterazione intestinale di tipo organico. Pur trattandosi di una patologia molto comune la causa non è ben conosciuta.

Sono state proposte varie teorie fisiopatologiche fra cui la possibile etiologia postinfettiva.
In effetti è noto da studi di tipo epidemiologico che sintomi tipici del colon irritabile possono comparire dopo un episodio di gastroenterterite infettiva batterica. Anche l'infezione intestinale da Giardia Lamblia è stata associata alla comparsa di colon irritabile.

Il meccanismo con cui l'infezione dell' intestino e del colon causa il colon irritabile non è ben conosciuto. Si può ipotizzare che si formino sostanze infiammatorie che a loro volta provocano alterazioni della motilità del colon e modificazioni a livello immunologico locale.

Il ruolo dei virus nello sviluppo del colon irritabile è meno chiaro. Tuttavia un recente studio italiano di coorte suggerisce che anche le gastroenteriti virali potrebbero essere associate ad un aumentato rischio di comparsa della sindrome [1]. Si tratta di uno studio che ha arruolato 348 pazienti che avevano avuto una gastroenterite da norovirus, paragonati con 198 soggetti che fungevano da controlli [1]. I partecipanti sono stati controllati a 3, 6 e 12 mesi.

Si è visto che il rischio di comparsa di una sindrome del colon irritabile di nuova diagnosi risultava molto più elevato fra coloro che aveva avuto l'infezione da norovirus (n = 40) rispetto ai controlli (n = 3).

I norovirus, conosciuti anche come virus di Norwalk, sono virus a RNA isolati circa 40 anni fa.
Essi causano di solito delle piccole epidemie in luoghi ben circoscritti come gli ospedali, le scuole, le navi o gli alberghi.

Si tratta di virus molto infettivi perchè possono trasmettersi direttamente da persona a persona. Tuttavia la trasmissione è possibile anche per via oro-fecale per esempio se gli scarichi fognari contaminano le falde acquifere o le colture di frutti di mare, oppure per contaminazione diretta del cibo da parte di addetti alla prepazione di alimenti.

Il periodo di incubazione è di circa 1-2 giorni. I sintomi sono rappresentati essenzialmente da nausea, vomito, diarrea, dolore addominale e talora febbre non molto elevata. Generalmente l'infezione si risolve spontaneamente in pochi giorni e solo di rado provoca disidratazione che costituisce un pericolo soprattutto per i bambini piccoli e gli anziani.
Non vi è una terapia specifica.


Renato Rossi


Bibliografia

1. Zanini B et al. Incidence of post-infectious irritable bowel syndrome and functional intestinal disorders following a water-borne viral gastroenteritis outbreak. Am J Gastroenterol 2012 Jun; 107:891.







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