Ancora sul dovere di informare sulla qualita’ delle strutture
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Argomento: Normative di interesse sanitario


Sia il primario che la struttura ospedaliera rispondono del fatto di non aver informato la gestante delle carenze strutturali della struttura sanitaria in cui si provvede al parto (Corte di Cassazione (n. 25907/2013)
Daniele Zamperini

Nel caso in oggetto, in seguito a parto gemellare si erano verificate complicazioni con grave ed irreversibile danno neurologico a due gemelli. Tale danno era conseguito all’ assenza nella struttura di un reparto di pediatria neonatale.
 
I giudici di merito (poi confermati dalla Cassazione) avevano rilevato elementi di negligenza per il fatto di non aver informato la gestante di tale carenza strutturale, cosi’ condannando sia il primario che la struttura ospedaliera.
 
Veniva rilevato, inoltre, un secondo profilo di negligenza non essendo stato disposto il trasferimento in una struttura ospedaliera meglio attrezza e dotata di strumentazione piu’ adeguata, nonostante fossero prevedibili, nel caso in oggetto, le gravi difficolta’ che poi si erano effettivamente manifestate.

Commento personale:
Non e' la prima sentenza di questo tenore, e se all' inizio hanno fatto scalpore ormai sembra diventato un fatto acquisito. 
Sgradevole a dirsi, ma occorrera' aumentare ancora il carico burocratico: ora occorrera' far firmare un consenso informato preventivo a tutti coloro che si ricoverano in ospedale. Dovra' contenere, presumibilmente, l' elenco delle attrezzature e (perche' no) del personale del nosocomio.
Stiamo diventando un paese di scartoffie...





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