Responsabile: 
Daniele Zamperini 
O.M. Roma 19738 -
O. d. G. Lazio e Molise 073422  
daniele.zamperini@gmail.com
 
 
I Principi di questo sito 
Ordine_medici_padova.gif (3418 byte)
Patrocinato da O.M. della Provincia di Padova
Scienza e Professione
Portale Telematico di informazione scientifica e professionale



Mezzo secolo di professione Medica.

Medicina, Biologia, Psicologia, Normativa e Scienze Varie: tutto cio' che fa cultura - Sito Gratuito - Gestore Daniele Zamperini - P.IVA: 01743690586

Modules
· Home
· Archivio Generale
· Ultimi Articoli per Argomento
· Utilità scaricabili
· FAQ - Cosa faccio se...?
· Cerca in Archivio
· Archivio Cronologico
· Web Links
· Amministrazione


 
Le trombocitosi secondarie
Pubblicato da dzamperini in data 15/12/2019 00:00
Medicina Clinica



 La trombocitosi secondaria è una condizione non rara che può associarsi a diverse situazioni cliniche.


Si definisce trombocitosi una conta piastrinica superiore a 450.000 per mm3.

Classicamente si distingue una trombocitosi primitiva o essenziale e una trombocitosi reattiva o secondaria.

La prima è caratterizzata da una abnorme produzione di piastrine da parte di un clone midollare alterato.
La seconda è una forma generalmente benigna che si realizza in seguito a svariate condizioni cliniche.

La differenziazione è importante perchè la trombocitosi essenziale comporta complicanze trombotiche mentre questo si verifica molto più raramente nelle forme reattive. Fortunatamente le forme secondarie sono molto più frequenti rispetto alla forma primitiva clonale. 

Un approccio iniziale ragionevole è di ripetere la conta piastrinica a distanza di qualche giorno per confermare il dato.

Se il dato viene confermato si deve anzitutto escludere una forma secondaria. Purtroppo il numero assoluto di piastrine non è un criterio valido per distinguere una forma primitiva da una secondaria: anche valori di piastrine superiori a 1.000.000/mm3 possono essere dovuti a trombocitosi reattive. 

Se, di fronte ad un evento particolare (per esempio trauma, esercizio fisico intenso, intervento chirurgico, etc.) si dispone di un esame precedente che mostra un numero normale di piastrine la diagnosi di trombocitosi reattiva è quasi certa.

In alcuni casi l'anamnesi permette già da subito di individuare la causa della trombocitosi. 
Per esempio una trombocitosi può verificarsi dopo un intervento di splenectomia: di solito il numero di piastrine ritorna normale dopo alcuni mesi. 
Anche l'esercizio fisico e lo stress possono provocare trombocitosi.

Altre cause di solito facilmente individuabili di trombocitosi reattiva sono: il periodo post-operatorio (soprattutto se l'intervento chirurgico ha provocato una perdita del patrimonio emoglobinico), i traumi, alcuni farmaci (per esempio vincristina).

Una causa di solito facilmente rilevabile di trombocitosi è l'emorragia acuta.

Altre volte la causa della trombocitosi non è rilevabile con la sola anamnesi per cui si rendono necessari esami di laboratorio.
E' il caso per esempio dell'anemia sideropenica: il trattamento della carenza marziale riporta, di solito, alla normalità la conta pastrinica in un paio di settimane.

Altra causa di trombocitosi reattiva sono le [/b]malattie infiammatorie[/b]: artrite reumatoide, polimialgia reumatica, panarterite nodosa, malattia intestinale cronica, cirrosi epatica, BPCO. 

Altre due cause di trombocitosi reattiva sono le infezioni e le neoplasie.
Sono soprattutto le infezioni batteriche a provocare trombocitosi, raramente quelle virali.
Una trombocitosi è stata associata a vari tipi di neoplasie: prostatica, ovarica, vescicale, pancreatica, polmonare, etc.

Alcuni esami di laboratorio permettono di inquadrare il paziente e di diagnosticare una forma secondaria: emocromo, sideremia, ferritina, VES, PCR, fattore reumatoide, ANA, anticorpi anticitrullina, etc. 

Qualora non si evidenzi alcuna causa apparente e la trombocitosi persista si deve porre il sospetto di trombocitosi essenziale: in questi casi è necessario procedere con un esame del midollo ed una consulenza ematologica per eseguire esami di secondo livello che permettano di differenziare la trombocitosi essenziale da altre patologie mieloproliferative.

Di solito le trombocitosi secondarie si risolvono con il trattamento della condizione di base. In alcuni casi di conta piastrinica molto elevata, pur in presenza di trombocitosi reattiva e soprattuuto quando la causa non è reversibile (per esempio neoplasia, BPCO) si può usare l'ASA a basso dosaggio per ridurre il rischio trombotico.


Renato Rossi

 
Links Correlati
· Inoltre Medicina Clinica
· News by dzamperini


Articolo più letto relativo a Medicina Clinica:
Quando ripetere una colonscopia, se negativa?



Valuta Articolo
Punteggio Medio: 0
Voti: 0

Per favore, prenditi qualche secondo e vota questo articolo:

Eccellente
Molto buono
Buono
Nella media
Pessimo



Opzioni

 Pagina Stampabile Pagina Stampabile



Argomenti Associati

Medicina Clinica

Sito gestito e diretto da Daniele Zamperini, Roma, Medico e Giornalista-Pubblicista - Ultima modifica strutturale della pagina: 30/09/2012 - I singoli articoli riportano la data della loro pubblicazione
All logos and trademarks in this site are property of their respective owner. The comments are property of their posters, all the rest © 2005 by me.
You can syndicate our news using the file backend.php or ultramode.txt
PHP-Nuke Copyright © 2005 by Francisco Burzi. This is free software, and you may redistribute it under the GPL. PHP-Nuke comes with absolutely no warranty, for details, see the license.
Generazione pagina: 0.44 Secondi