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Se l’ epilessia e’ guarita, le restrizioni sulla patente sono illegittime
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Benche’ le normative attuali non prevedano esplicitamente la possibilita’ di guarigione definitiva dell’ epilessia, obbligando l’ utente ad una serie di procedure di verifica, il TAR annulla tali obblighi se il malato risulta effettivamente guarito (TAR Veneto n. 73/2009)
I pazienti affetti da epilessia, come e’ noto, devono soggiacere ad una serie di limitazioni per poter ottenere la patente di guida, tra cui l’ obbligo di revisione periodica a cadenza biennale. Ogni revisione, poi, permette il rinnovo della patente solo per due anni, allorche’ la revisione va nuovamente effettuata. Cio’ ha evidenti finalita’ di tutela dell’ incolumita’ sia dell’ interessato che della collettivita’, tuttavia la norma e’ rimasta ancorata ad una legislazione del 1992 ormai per certi aspetti superata in quanto non prevedeva la “guarigione” del male epilettico. La clinica, attualmente, permette di discriminare forme benigne e transitorie di epilessia, quali quelle idiopatiche dell’ eta’ infantile-adolescenziale, tipicamente transitorie e con bassissima probabilita’ di recidiva in eta’ adulta. In base a questi motivi un giovane ha contestato l’ obbligo di revisione biennale della patente, e il TAR Veneto, con sentenza n. 73 del 2009 ha riconosciuto la ragionevolezza delle sue argomentazioni.
La decisione del TAR, ovviamente, non puo’ essere applicata indiscriminatamente perche’ necessita una diversa regolamentazione normativa: per ora ciascun interessato dovra’ documentare la tipologia del proprio disturbo e, se necessario, rivolgersi personalmente al Tribunale ma con buone speranze di ottenere ragione. Pina Onotri |
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