Il problema degli errori in medicina ha un impatto devastante su pazienti, familiari e personale sanitario.
Gli errori in campo sanitario sono un problema sempre più riconosciuto a livello globale e rappresentano una grave minaccia per la sicurezza del paziente. Diversi studi hanno cercato di quantificare la frequenza degli errori, ma i risultati variano per via delle diverse definizioni di errore e delle molteplici tipologie (errori diagnostici, terapeutici, chirurgici, di follow-up ecc.). Gli errori possono passare inosservati o causare conseguenze gravi, fino alla morte del paziente.
Studi storici: 1991, USA: Il 3,7% dei ricoverati ha subito un evento avverso; nel 27,6% dei casi era presente negligenza; il 13,6% degli eventi ha causato la morte. 1995, Australia: Il 16,6% dei pazienti ha subito eventi avversi, oltre la metà evitabili. 2000, Utah e Colorado: Gli anziani avevano il doppio del rischio di subire errori evitabili rispetto ai più giovani. 1997, Lancet: Il 17,7% dei pazienti ha avuto un evento avverso; il rischio aumentava con la durata del ricovero. 2001, UK: Il 10,8% dei pazienti ha subito un evento avverso; circa la metà erano evitabili.
Stime più recenti
• “To err is human” (2000): stimava 98.000 morti annuali per errori medici negli USA.
• James (2013): stimava tra 210.000 e 400.000 decessi, con milioni di danni non letali.
• Makari (2016): circa un terzo dei decessi ospedalieri sarebbe dovuto a errori medici.
• Auerbach (2024): errori diagnostici in 1/4 dei casi analizzati; il 6,6% dei decessi causato da errore.
• Singh (2014): 12 milioni di errori ogni anno in ambito ambulatoriale.
• Newman-Toker (2024): 795.000 disabilità permanenti o decessi annuali legati a errori diagnostici.
Costi economici
Gli errori medici hanno un impatto economico enorme: Ogni evento evitabile può costare da 2,58 a oltre 100.000 euro. Gli errori peri-operatori costano circa 5,3 miliardi di dollari l’anno. Il costo annuale complessivo negli USA può arrivare fino a 958 miliardi di dollari, pari al 18–45% della spesa sanitaria.
Conseguenze per pazienti e operatori Per i pazienti: sofferenze fisiche, psicologiche, disabilità o morte. Errori possono causare condizioni nuove e gravi (es. amputazione errata). Per i familiari: reazioni emotive intense, rabbia, depressione, desiderio di vendetta. Sono aumentati gli episodi di violenza verso il personale sanitario. Per i medici (le “seconde vittime”): vergogna, senso di colpa, insicurezza, fino a depressione o suicidio. Il concetto è stato introdotto da Albert Wu nel 2000.
Conclusione
Gli errori medici rappresentano un problema sistemico e complesso, con un impatto devastante in termini di vite umane, sofferenza e costi economici. Servono maggiore attenzione, trasparenza e coinvolgimento dei pazienti per prevenirli e affrontarne le conseguenze.
Renato Rossi
Per approfondire
L'errore medico (2025). Il Pensiero Scientifico Editore. Roma. http://pensiero.it/catalogo/libri/l-errore-medico?
[Nota della Redazione: come abbiamo esposto in altri articoli precedenti, le stime effettuate con criteri statistici e col "senno di poi" ma senza elementi probatori che le confermino, godono di una elevata aleatorieta' che ne puo' mettere in dubbio l'effettiva rispondenza alla realta'. In ogni modo puo' essere utile tenerle presenti per future considerazioni] |