Se la vacanza e’ stata rovinata, sia pure per semplici disservizi, si può avere diritto al risarcimento dei danni, anche se una parte dei servizi erano a forfait. (Cass. III Civ n. 3256/2012) Daniele Zamperini
Una coppia di vacanzieri che aveva acquistato un soggiorno di due settimane in un villaggio turistico, comprensivo di una tessera club con la quale avrebbero avuto diritto a vari servizi come la spiaggia attrezzata, la piscina, l'animazione e un mini club per i bambini.
All’ arrivo pero’ la coppia aveva trovato una spiaggia angusta, con numerose barche ivi rimessate, che rendevano la zona poco balneabile. Anche l’ intrattenimento si era dimostrato poco professionale e il personale poco competente.
I due turisti avanzavano richiesta di rimborso, rifiutata.
Ricorrevano al Tribunale ma sia in primo grado che un Appello la rochiesta veniva respinta in quanto, dissero i giudici, i due vacanzieri avevano scelto un villaggio di un livello "non di eccellenza" e inoltre che i servizi accessori di cui si lamentavano i disservizi altro non erano che "mere facilitazioni accessorie al soggiorno non autonomamente valutabili rispetto all'alloggio essendo esclusivamente destinati ad un godimento piu' intenso del servizio del villaggio".
La coppia ricorreva in Cassazione, e la Cassazione ribaltava il verdetto delle Corti di Merito.
La Cassazione rilevava che "la spiaggia attrezzata, il miniclub, la piscina e l'animazione..." non sono soltanto degli "accessori all'alloggio" ma debbono considerarsi "strettamente funzionali alla finalita' turistica. Finalita' che il consumatore, al momento della stipulazione del contratto, persegue ed e' determinante nella scelta di un albergo strutturato come villaggio turistico, caratterizzato dalla prestazione di servizi aggiuntivi alla ospitalita' e ai suoi tradizionali e convenzionali accessori, piuttosto che un altro".
Veniva percio’ stabilito il diritto al risarcimento. |