Responsabile: 
Daniele Zamperini 
O.M. Roma 19738 -
O. d. G. Lazio e Molise 073422  
daniele.zamperini@gmail.com
 
 
I Principi di questo sito 
Ordine_medici_padova.gif (3418 byte)
Patrocinato da O.M. della Provincia di Padova
Scienza e Professione
Portale Telematico di informazione scientifica e professionale



Mezzo secolo di professione Medica.

Medicina, Biologia, Psicologia, Normativa e Scienze Varie: tutto cio' che fa cultura - Sito Gratuito - Gestore Daniele Zamperini - P.IVA: 01743690586

Modules
· Home
· Archivio Generale
· Ultimi Articoli per Argomento
· Utilità scaricabili
· FAQ - Cosa faccio se...?
· Cerca in Archivio
· Archivio Cronologico
· Web Links
· Amministrazione


 
Effetti avversi fisici e mentali degli anticolinergici negli anziani
Pubblicato da dzamperini in data 14/07/2015 00:00
Medicina Clinica I farmaci anticolinergici sono comunemente prescritti per un’ampia varietà di condizioni mediche. E’ stato stimato che al 20-50% degli anziani è stato prescritto almeno un farmaco con proprietà anticolinergiche.
E’ stato, altresì, raccomandato di evitare la prescrizione inappropriata di anticolinergici per l’ampio spettro di effetti centrali quali vertigini, sedazione, confusione, in aggiunta incremento del delirio, effetti che causano un declino delle funzioni cognitive e fisiche. Sono anche comuni gli effetti avversi di tipo periferico riportati, quali secchezza della bocca, degli occhi, stipsi, visione offuscata ed aumento della frequenza cardiaca.

La maggior parte dell’evidenza precedente si è focalizzata sula relazione tra farmaci anticolinergici e funzioni cognitive; farmaci anticolinergici riconosciuti dalla scala ACB (anticholinergic cognitive burden) sono stati recentemente correlati con un declino aggiuntivo di 0,33 punti dello score della Mini-Mental State Examination (MMSE) entro due anni, con un incremento di due volte del danno cognitivo con un uso di 60-90 giorni e con un 50-80 % di incremento del rischio di danno cognitivo entro 6 anni.
Un declino delle funzioni cognitive e la diagnosi di danno cognitivo medio sono associati ad una progressione verso la demenza entro 5 anni, il che rende la prevenzione primaria e l’evitamento dell’uso di farmaci anticolinergici, laddove possibile, di significativa importanza come strategia per proteggere contro il declino cognitivo persistente. Il danno cognitivo limita l’indipendenza e la qualità di vita, incrementa il rischio di caduta, la morbilità e riduce le funzioni fisiche negli anziani.
 
 
 Partendo da queste premesse, per determinare l’effetto di farmaci con proprietà anticolinergiche su esiti rilevanti di salute, gli autori di questa metanalisi hanno raccolto e revisionato trials registrati e trials non pubblicati. Sono stati ritenuti eleggibili studi tutti che avessero valutato gli effetti di farmaci con proprietà anticolinergiche sulle funzioni cognitive, sul delirio, sulle funzioni fisiche e sulla mortalità.
 
Risultati: 
Sono stati inclusi 46 studi con 60.944 partecipanti. Il 77% degli studi inclusi che avevano valutato le funzioni cognitive (n = 33) riportava un declino significativo delle abilità cognitive con l’aumento del carico di farmaci anticolinergici (P < 0.05).
Quattro di cinque studi inclusi non riportavano associazione con il delirio e l’aumento del carico di farmaci anticolinergici (P > 0.05).
Cinque di otto studi inclusi riportavano un declino delle funzioni fisiche negli utilizzatori di anticolinergici (P < 0.05). Tre di nove studi inclusi che avevano valutato la mortalità riportavano che l’uso di farmaci con proprietà anticolinergiche era associato ad un trend di aumento di mortalità, anche se non statisticamente significativo. La qualità metodologica del range evidence-based variava da un valore scadente ad uno molto buono.
 
Gli autori concludono che i farmaci con proprietà anticolinergiche hanno effetti avversi significativi sulle funzioni cognitive e fisiche, ma esiste un’evidenza limitata per gli esiti di delirio e di mortalità.
 
Fonte:
Effect of Medications With Anti-cholinergic Properties on Cognitive Function, Delirium, Physical Function and Mortality. A Systematic Review. Fox C. et all. Age Ageing. 2014;43(5):604-615.
 
Commento di Patrizia Iaccarino
 
Da questa metanalisi deriva un ulteriore monito per il medico pratico all’evitamento di prescrizioni di farmaci anticolinergici nell’anziano. Pensiamo agli antispastici, ma anche a farmaci utilizzati per le “vertigini” … Non ci è dato sapere quanto possano influire gli anticolinergici per via inalatoria (quindi per uso cronico) sulle funzioni cognitive e fisiche degli anziani, soggetti spesso esclusi dai trials clinici, che, inoltre, non fanno valutazioni a lungo termine, adatte a rilevare simili effetti … Resta, però, dimostrato che essi possono avere anche effetti sistemici.
Inoltre, quanti anticolinergici vengono venduti come prodotti “da banco” senza prescrizione medica? Attenzione, quindi, ad una continua e corretta raccolta di anamnesi sui farmaci utilizzati, soprattutto nell’anziano.
 
 
Links Correlati
· Inoltre Medicina Clinica
· News by dzamperini


Articolo più letto relativo a Medicina Clinica:
Quando ripetere una colonscopia, se negativa?



Valuta Articolo
Punteggio Medio: 0
Voti: 0

Per favore, prenditi qualche secondo e vota questo articolo:

Eccellente
Molto buono
Buono
Nella media
Pessimo



Opzioni

 Pagina Stampabile Pagina Stampabile



Argomenti Associati

Medicina Clinica

Sito gestito e diretto da Daniele Zamperini, Roma, Medico e Giornalista-Pubblicista - Ultima modifica strutturale della pagina: 30/09/2012 - I singoli articoli riportano la data della loro pubblicazione
All logos and trademarks in this site are property of their respective owner. The comments are property of their posters, all the rest © 2005 by me.
You can syndicate our news using the file backend.php or ultramode.txt
PHP-Nuke Copyright © 2005 by Francisco Burzi. This is free software, and you may redistribute it under the GPL. PHP-Nuke comes with absolutely no warranty, for details, see the license.
Generazione pagina: 0.43 Secondi