I casi più gravi di depressione possono essere scarsamente responsivi alla terapia instaurata. Nei soggetti con depressione acuta molti medici sono soliti associare due antidepressivi diversi.

Per stabilire se questa strategia è efficace e tollerata è stata effettuata una revisione sistematica con metanalisi di RCT in cui la monoterapia è stata paragonata alla terapia combinata in pazienti con depressione acuta.

La ricerca ha permesso di ritrovare 39 RCT per un totale di 6751 pazienti arruolati. Si è evidenziato che la terapia combinata è superiore alla monoterapia per quanto riguarda la risposta al trattamento e la remissione dell’episodio depressivo.

In particolare si è visto che l’associazione preferibile consiste in un inibitore del reuptake (SSRI o SNRI) e di un antagonista degli autorecettori presinaptici alfa-2 (mianserina, mirtazapina, trazodone). Questi risultati sono validi sia quando l’associazione viene usata come prima linea sia quando la si prescrive nei non responders. Il rischio di drop-outers non era diverso tra i vari gruppi.

La combinazione di un SSRI o SNRI e bupropione non è, invece, risultata migliore della monoterapia.

Gli autori notano che gli studi erano molto eterogenei e vi era un rischio di publication bias, tuttavia le conclusioni erano valide anche quando ci si limitava ad analizzare gli studi con minor rischio di bias.

Che dire?

Questa revisione sistematica aiuta i medici a scegliere la terapia di associazione nei casi di depressione acuta che non rispondono alla monoterapia. Inoltre nelle forme severe la terapia combinata potrebbe essere prescritta come prima scelta.

Renato Rossi

Bibliografia

1. Henssler J, Alexander D, Schwarzer G, Bschor T, Baethge C. Combining Antidepressants vs Antidepressant Monotherapy for Treatment of atients With Acute Depression: A Systematic Review and Meta-analysis. JAMA Psychiatry. 2022 Feb 16:e214313. doi: 0.1001/jamapsychiatry.2021.4313. Epub ahead of print. PMID: 35171215; PMCID: PMC8851370.